Tir liberi sul basket orobico
Withu, di nuovo in caduta libera?

Senza rinforzo non illudiamoci di evitare il girone delle perdenti, anticamera della discesa in serie B. Questa la desolante situazione della Withu, di nuovo fanalino di coda di A2.

Sostituire l’incostante Purvis con Jones non è, evidentemente, la carta vincente o meglio non si tratta di un avvicendamento portatore di punti in classifica. Da meravigliarsi l’astinenza in materia della dirigenza che da tempo promette l’intervento al mercato di riparazione. Sostenere che non esista la pedina «giusta» da ingaggiare è come gettare la spugna in merito. Ricordiamo che tre stagioni sportive or sono il copione era il medesimo con la squadra ultima, figlia di un organico distrattamente confezionato in estate. In quattro e quattr’otto l’allora patron Massimo Lentsch sguinzagliò il generale manager Ferencz Bartocci che in un batter d’occhio regalò a coach Giancarlo Sacco, Hollis e Laganà artefici del miracolo-salvezza. Lo stesso allenatore Marco Calvani, anche se non in modo esplicito, virgoletta le problematiche della rosa insistendo sul da farsi. Con un certo sollievo ci accorgiamo che non tutto è finito, visto che mancano sette turni alla conclusione della regular season con l’equivalente di quattordici punti in palio. L’ancora di salvezza è legata al potenziamento della formazione purché si privilegi la tempestività dell’operazione. Molto difficile, del resto, dubitare che il direttore Gian Luca Petronio non riesca a individuare il giocatore ad hoc.

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