«Tiri liberi» su Bergamo e Remer
Vietato aggrapparsi ad alibi

Torna la rubrica «Tiri liberi» di Arturo Zambaldo con l’analisi del fine settimana della pallacanestro provinciale.

Si era detto o no la scorsa settimana che i flop di Bergamo e Remer nell’esordio in campionato di due settimane or sono non andavano sottovalutati? Ebbene puntuali sono arrivate le nuove battute a vuoto e sono, se possibile, ancora più pesanti. In particolare è Bergamo a doversi preoccupare maggiormente. Le trentaquattro «papine» subite dalla pur blasonata Treviso fanno alquanto male. Non solo è a rischio l’autostima dell’intera compagine ma anche la classifica comincia a languire. Il terzo impegno di campionato vedrà, tra l’altro, per avversaria Verona, club tra i più attrezzati della categoria. Tornando alla batosta di Treviso l’importante assenza di Bergstedt e quella in secondo ordine di Sanna possono aver influito sul verdetto finale ma non possiamo considerarle le uniche cause. Si sarà chiesto l’allenatore Ciocca che per gli antagonisti di turno rappresenterà una ferrea regola raddoppiare le marcature su folletto Solano riducendone così la sua confidenza con il canestro? È accaduto a Treviso, e il dominicano non è andato oltre i dodici punti, troppo pochi per un mangia canestri del suo calibro.

La Remer deve diventare, innanzitutto, più squadra. Diversamente faticherà a risalire la classifica in tempi ragionevolmente brevi. Diranno qualcosa le sconfitte con lo scarto di dieci lunghezze subite contro Trapani e Tortona, team di media fascia. D’accordo che si è all’inizio di stagione, ma un’accelerata nelle giocate del collettivo diventano già un’esigenza accertata. E non tiriamo in ballo alibi di alcun genere non solo tecnici. A livello di singoli, poi, perché non concedere più spazio sul parquet a figliol prodigo Carnovali che con le mani calde che dispone potrebbe raddrizzzare, al momento opportuno, la barca se si riempie di acqua.

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