Tiri liberi sul basket orobico
Bergamo, secondi e non improvvisati

Non è un caso il lusinghiero secondo posto di Bergamo ad un paio di giornate dal termine del girone di andata della serie A2. La piazza d’onore in classifica a due soli punti dalla capolista Virtus Roma è figlia delle scelte estive (in un certo verso obbligate) del coach e del general manager.

Agli improvvisi e discutibili forfait di Sacco e Bartocci, la dirigenza cittadina ha trovato proprio nei sostituti Dell’Agnello e D’Orta le carte vincenti. Ai due, infatti, si deve il fiuto per gli ingaggi degli statunitensi Roderick e Taylor i quali un buon settanta per cento dei meriti di questa certificata straordinaria cavalcata. Da non sottovalutare, poi, l’ingaggio del giovane Benvenuti sul contro del quale in parecchi (noi compresi) né avevano arricciato il naso alla notizia dell’ arrivo.

A monte, in ogni caso, va collocata la società (in testa l’ affiatato terzetto Lentsch-Bonassi-Daelli) che ha consentito sotto l’aspetto economico agli operatori del mercato di confezionare un organico tecnicamente adeguato alla categoria. Se ai nastri di partenza del campionato valeva la pena coniugare la prudenza sugli obiettivi, ben presto si è intuito che il team avrebbe dovuto alzare l’asticella. Di questi tempi è ormai razionale parlare di playoff il cui accesso sarà consentito alle prime otto classificate al termine della corrente regular season. Insistere sul traguardo-salvezza riteniamo che possa addirittura demotivare i giocatori facendo loro precipitare quell’autostima acquisita strada percorrendo. Anche per i sempre più numerosi supporter inseguire risultati più stimolanti è adrenalina in abbondanza.

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