Tiri liberi sul basket orobico
Coach Calvani dal dna ineccepibile

Partiamo dal «credo» baskettaro di Marco Calvani che pure a Bergamo esigerà dai giocatori di giostrare per la squadra all’insegna dell’uno per tutti e tutti per uno con la classica mentalità vincente.

In altre parole il nuovo allenatore della squadra cittadina mette al baldo individualismi e pretende di rincorrere sino alla sirena finale l’intera posta in palio. E si tratta già di una buona partenza. Certo, da certificare sul parquet il responso. Verdetto che, comunque, sarà da coniugare inesorabilmente con la competitività o meno della squadra. Qui entrano in scena il budget estivo messo a disposizione dalla società e la bontà nella scelta delle pedine. Nel primo caso, da quanto esce sottovoce da qualcuno del sodalizio il quantitativo di euro è da organico di media portata in serie A2. Allora la copia D’Orta-Dell’Agnello aveva azzeccato alla grande gli statunitensi Roderick e Taylor in aggiunta a pivottone Benvenuti esploso al PalaAgnelli a tempo di record. Del resto lo stesso D’Orta la scorsa settimana ci ha parlato di voler rincorrere alle «magie escogitate nel passato mercato».

Confezionamento (piuttosto in fretta) della formazione da allineare ai nastri del via del campionato 2019-2020 a parte, occorrerà non trascurare l’allargamento possibilmente qualitativo di figure operative nell’ambito organizzativo. Argomento, questo, particolarmente caro da sempre al presidente Massimo Lentsch che da qualificato imprenditore la sa lunga al riguardo.

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