Torna la classica del ciclismo lombardo
Da Bergamo a Como il Giro il 13 ottobre

Weekend di grande ciclismo con il Giro di Lombardia: il 14 ottobre la Gran Fondo aperta agli appassionati.

Non ci sarà la tanto temuta ascesa di San Fermo della Battaglia, ma il Giro di Lombardia di ciclismo resta la Classica monumento più dura. L’edizione numero 112, presentata oggi a Como, si disputerà sabato 13 ottobre, tra un mese esatto, su un percorso che ricalca quello del 2017, quando Vincenzo Nibali con una prodezza su Civiglio bissò il successo del 2015. Da Bergamo a Como saranno 241 chilometri di inferno, con 4 mila metri di dislivello: Madonna del Ghisallo, Muro di Sormano e Civiglio, una filastrocca diventata tradizione. In quegli ultimi 70 chilometri si deciderà la «Classica delle foglie morte», ogni metro potrà essere decisivo, perché il Lombardia è spietato.

Fino a oltre metà percorso i continui saliscendi (rappresentati perfettamente da Gallo e Brianza) inondano di acido lattico i muscoli dei corridori e non concedono tregua; le dure pendenze dei tre colli successivi, invece, danno la spallata a chi non ne ha abbastanza. Sul Ghisallo ci sarà la prima scrematura del gruppo: salita con diversi tornanti, con pendenze fino al 14%. Poi sarà il turno della Colma di Sormano. Qui si salirà fino ai 1.124 metri, con lo spauracchio di un Muro lungo 2 chilometri: asperità al 15% di media e con punte fino al 27%, strada strettissima, dentro a un boschetto. Non potrà mancare una grande selezione, con le frustate di alcuni dei big candidati alla vittoria finale. Impegnativa anche la discesa che porterà a Nesso, poi si riapre la strada del lungo lago verso Como. A 19 chilometri dall’arrivo, posto anche quest’anno sul Lungo Lario Trento e Trieste, ecco il Civiglio, 5 mila metri tutti al 10% di pendenza, dove una sparata può fare la differenza. Nel finale, causa problemi di viabilità in Val Fresca, mancherà l’ascesa di San Fermo della Battaglia, sostituita breve strappo di circa 1.700 metri al 5% di pendenza media, ma con punte al 9, che termina all’ingresso dell’abitato di Monte Olimpino. Da qui all’arrivo mancheranno 3 chilometri da affrontare tutti d’un fiato per decretare un solo vincitore.

Strade che hanno reso celebre lo spagnolo Joachin Purito Rodriguez, due volte campione al Lombardia. L’ex corridore sarà ospite d’eccezione per la Granfondo che si svolgerà il giorno successivo, domenica 14, sulle rampe del Ghisallo, Sormano e Civiglio, che conta già 1.200 iscritti. «È un percorso - spiega Rodriguez - durissimo e bellissimo. Bisogna sapersi gestire lungo le salite, ma bisogna anche godere del paesaggio spettacolare che si affronta. È come se il giorno dopo Barcellona-Real Madrid si potesse andare a giocare con gli amici sul quel campo».

Gli amatori, il giorno seguente domenica 14 ottobre, con partenza da Como e arrivo sul Civiglio potranno cimentarsi sulle stesse strade dove i professionisti si sono dati battaglia poche ore prima affrontando le salite che i professionisti percorreranno il giorno prima.Per tutte le informazioni si può consultare il sito www.gfilombardia.it.

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