Tutti pazzi per la super Foppa
Stasera sold out al Palasport

Dopo Casalmaggiore, ecco Piacenza. I playoff non danno tregua e presentano difficoltà crescenti.

Alle 20,30 al Palasport arriva il Piacenza, ma se non avete il biglietto è inutile avvicinarsi in zona via Battisti: è tutto esaurito, non c’è un posto disponibile. L’alternativa è godersi la partita su Rai Sport che la trasmetterà in diretta. L’avversario è la Rebecchi Nordmeccanica Piacenza, che ha chiuso al terzo posto la stagione regolare e nei quarti di finale ha avuto bisogno della gara di spareggio per eliminare lo Scandicci di Chicca Merlo. Il bilancio stagionale degli scontri diretti è interlocutorio: in campionato Piacenza ha fatto i propri comodi sia nell’andata a Bergamo (3-1), sia nel ritorno in Emilia (3-0), ma nella successiva finale di Coppa Italia, disputata domenica 20 febbraio a Ravenna, ha vinto 3-0 la Foppapedretti conquistando l’ambito trofeo. Per quanto riguarda i precedenti non c’è storia: basti osservare che le emiliane sono imbattute nel nostro Palasport dal lontano 2010, avendo vinto per ben sette volte di fila, fra campionato e playoff.

I precedenti, tuttavia, non vanno in campo, non schiacciano e non murano. Nei playoff, in particolare, viene di fatto azzerato tutto ciò che è successo prima. Si tratta di gare a eliminazione, da dentro o fuori, per cui ogni volta è come se tutto ricominciasse daccapo. Siamo zero a zero, insomma, e la palla è al centro. La Rebecchi Piacenza – che, come abbiamo detto, ha eliminato lo Scandicci – è squadra forte, motivata, organizzata. L’allenatore Gaspari può disporre di un buon organico, con ottime alternative per ogni ruolo. Solitamente, l’eptetto che viene mandato in campo all’inizio è composto dalla palleggiatrice serba Ognjenovic, titolare del ruolo nella nazionale del suo Paese; dall’opposta italo-lituana Sorokaite (alla Foppa dal 2006 al 2009); dai martelli di banda Meijners, olandese, e Marcon; dalle centrali Bauer – francese di origini norvegesi – e Bellien, olandese; dalla libera Leonardi. Di sostanza i cambi a disposizione di Gaspari: Petrucci in regia, l’ex foppesca Laura Melandri al centro, Valeriano, Bianchini, Pascucci e Taborelli per le schiacciatrici. Un po’ di Bergamo anche sulla panchina: secondo allenatore è infatti Stefano Saja, milanese, che fece parte dello staff tecnico di Fenoglio nella Foppa 2006/07 vincitrice della Champions League.

Con il massimo rispetto per l’avversario e per il suo prestigioso blasone – doppio triplete (campionato, Coppa Italia, Supercoppa) nel 2012/13 e nel 2013/14 – la Foppa ha acquisito in quest’ultimo mese, dalla vittoriosa Coppa Italia in poi, la consapevolezza che da lei, soltanto da lei, dipendono le sue oneste fortune. Arrivati a questi livelli, gli avversari sono tutti fortissimi e presentano pochi punti deboli: per batterli bisogna esprimersi al massimo, giocando con continuità e intensità agonistica, limitando il più possibile gli errori. La squadra si è allenata bene, approfittando anche del fatto di avere liquidato in due sole gare Casalmaggiore ed avere avuto dunque a disposizione un paio di sedute da dedicare alle misure anti-Piacenza. È prevedibile che coach Lavarini manderà in campo la formazione iniziale delle ultime partite: l’Architetto Leo in cabina di regìa, Katabarun opposta, Cioppy Plak e Ale Gennari in posto quattro, Aelbrecht e l’eterna Paggi al centro, Pally Cardullo nel ruolo di libero. Primi cambi: Miriam Sylla, buona sia in posto quattro per Plak sia come vice Barun, e Vesna Durisic, valida alternativa delle centrali.

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