Zappacosta e quel vizio del goal
«A Firenze con aggressività»

È la rivelazione di questo inizio d’anno in casa Atalanta. Dal primo gol in Serie A con il Genoa, a quello col Chievo, il tutto in un ruolo che poi tanto nuovo non è, visto che Davide Zappacosta è cresciuto all’attacco e non come terzino, oggi laterale basso.

Così all’inizio del 2015 l’emergenza a centrocampo ha permesso all’ex Avellino di tornare nella posizione dove crebbe al Sora e all’Isola Liri. È toccata al numero 22 atalantino la calorosa accoglienza allo store di OrioCenter davanti a genitori e tanti bambini a caccia di foto e autografi, mentre il giovane laterale dell’Under 21 si gode lo splendido momento personale.

«Fa piacere vedere così tanta gente per l’Atalanta, significa che la gente a Bergamo tiene davvero alla sua squadra – spiega –. Ho iniziato alla grande, sono tornato nel mio vecchio ruolo e mi sono trovato subito bene, sono arrivati due gol e sto passando un momento bello, ma importante è stata la vittoria contro una diretta concorrente come il Cagliari».

«Emanuelson può solo aiutarci, non sarebbe un passo indietro per me tornare a fare il difensore e non ci sono problemi, sono a disposizione del mister. La vittoria contro il Cagliari è fondamentale: ci ha dato morale e nuovi stimoli per le prossime difficili partite».

Inizia da Firenze il tour de force della formazione di Colantuono, che poi si troverà di fronte Inter e Juventus. Il giocatore nerazzurro ha già le idee chiare su cosa attende l’Atalanta in terra toscana, nel lunch-time di domenica 8 febbraio. «Sarà un match difficile, contro una squadra che ha qualità e buon palleggio: bisognerà chiudere tutti gli spazi, essere aggressivi sul portatore di palla e sfruttare tutte le ripartenze. Mario Gomez è rinato con noi, l’abbiamo fatto rinascere: sta facendo molto bene e dovremo dare un occhio di riguardo anche a lui».

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