“Adeguatezza elettrica italiana a rischio in caso di caldo estremo”

Quotidiano Energia - “Situazioni critiche potrebbero emergere nel caso di elevata domanda dovuta a ondate di caldo, bassa disponibilità di import dai Paesi vicini, scarsa generazione da rinnovabili o interruzioni non programmate delle unità di generazione più elevate rispetto ai valori tipici”. E’ quanto rileva per il mercato elettrico italiano il Summer Outlook 2023 di Entso-E, che in generale non identifica particolari rischi a livello europeo se non in alcune circostanze in Irlanda, Malta, Cipro e Creta.

Nel “Country comment” sull’Italia, l’associazione dei Tso Ue sottolinea che “le importazioni dai Paesi vicini saranno necessarie per garantire l’adeguatezza e coprire i consumi nelle ore critiche”. La situazione varierà a seconda dei diversi scenari, “in molti dei quali la capacità di trasporto sarà utilizzata completamente durante le ore di picco”.

Entso-E nota inoltre che, come l’anno scorso, il nostro Paese potrà soffrire “problemi di adeguatezza in un eventuale scenario ‘estremamente secco’, con una drastica riduzione della produzione idroelettrica e l’indisponibilità degli impianti termoelettrici che utilizzano l’acqua dei fiumi per il raffreddamento”.

Sulla base delle previsioni meteo di lungo-termine, sottolinea il “Country comment” sull’Italia, “tale scenario è possibile e la situazione è continuamente monitorata da Terna”. Tanto più che, “sebbene nelle ultime settimane si siano osservati miglioramenti, il livello dei bacini idro resta critico, con valori dimezzati rispetto a quelli storici, solo leggermente più alti dell’anno scorso”.

A marzo il responsabile Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento di Terna, Francesco Del Pizzo, aveva sottolineato a QE che in estate “ci potranno essere giorni con margini di adeguatezza ridotti ma il sistema può contare su contromisure adeguate”. L’esponente del Tso aveva anche annunciato il possibile lancio di un meccanismo ad hoc per supportare interventi sui sistemi di raffreddamento delle centrali termoelettriche con l’obiettivo di fronteggiare i problemi legati alla siccità.

Terna, che ha già distribuito le interruzioni programmate degli impianti in modo da massimizzare l’indisponibilità di capacità durante le settimane più critiche dell’estate, potrà comunque attuare ulteriori misure di questo tipo e adottare altre contromisure di demand response e di mercato, rileva Entso-E. Un ulteriore rischio, secondo il Summer Outlook 2023, è rappresentato dall’eccessiva produzione degli impianti rinnovabili, con le settimane peggiori previste intorno alla metà di agosto e all’inizio e alla fine del periodo estivo (giugno e settembre).

Per guarantire la sicurezza del sistema, Terna potrà adottare un miglior coordinamento con i Tso dei Paesi confinanti e azioni di rimedio, come l’interruzione della generazione non flessibile.

Sempre con i Tso confinanti potranno essere pianificate ulteriori azioni, tra cui la riduzione della Net Transfer Capacity (Ntc).

Entso-E contabilizza al momento in Italia una capacità installata da rinnovabili di 6,1 GW e da termico convenzionale di 62 GW, entrambi in aumento rispetto alle precedenti rilevazioni.

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