Aeroporti: a Bologna 100 mila api sentinelle inquinamento

(ANSA) - BOLOGNA, 03 NOV - Dallo scorso aprile, all'aeroporto Marconi di Bologna sono state "ingaggiate" 100 mila api per contribuire al costante controllo della qualità dell'aria, in un raggio di 7 chilometri attorno allo scalo. L'iniziativa promossa dal Marconi vede il coinvolgimento del Dipartimento di Scienze e tecnologie agro-alimentari dell'Università di Bologna, di Ergo Consulting (società spin-off dell'Alma Mater) e di Conapi - Mielizia (Consorzio nazionale apicoltori).

Il progetto di biomonitoraggio, attivo in altri aeroporti europei e già sperimentato a Milano Malpensa, si affianca ai sistemi tradizionali di rilevamento dei dati sulla qualità dell'aria, elaborati da Arpae. Le 100 mila api sono dislocate in otto arnie, collocate in quattro punti strategici intorno all'area aeroportuale.

"Ogni mese abbiamo eseguito prelievi di miele giovane, quello che contiene l'informazione ambientale - spiega Claudio Porrini dell'Università di Bologna - I campionamenti sono stati effettuati da aprile fino alla fine di ottobre; ora portiamo i dati in laboratorio. Ogni alveare produce circa 10 milioni di micro prelievi; è uno strumento molto potente di indagine ambientale per individuare gli inquinanti". I primi risultati si otterranno a fine anno.

"Proseguiremo quest'attività e decideremo quali ulteriori azioni di miglioramento della qualità dell'aria promuovere", sottolinea Tomaso Barilli, responsabile Sostenibilità del Marconi. L'obiettivo è anche quello di sensibilizzare i passeggeri e i lavoratori dell'aeroporto, con iniziative divulgative sull'importanza delle api nell'ecosistema, grazie al coinvolgimento di studenti universitari che somministreranno un questionario sulla conoscenza degli insetti impollinatori.

(ANSA).

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