Allarme dei direttori dei parchi,'noi in grave sottorganico'

(ANSA) - ROMA, 08 MAR - Una carenza di organico "disastrosa" nei parchi e nelle aree protette italiane, con un boom del turismo verde che diventa difficile se non impossibile gestire, ma anche dirigenti troppo spesso non formati adeguatamente e 'ranger' in numero troppo scarso per coprire territori vastissimi e bisognosi di cura e attenzione. Nel Lazio, per fare un esempio, mancano almeno 100 guardaparco e 80 tecnici per le aree protette, con un'età media degli attuali dipendenti oltre i 50 anni. A sollevare il problema, rivolgendosi anche al nuovo presidente della Regione Francesco Rocca, è il direttore della Riserva naturale regionale Tevere-Farfa Pierluigi Capone, dirigente dell'Associazione italiana direttori e funzionari aree protette (Aidap). Una questione - quella delle aree protette in sottorganico - nota a livello globale e messa in luce anche da recenti studi internazionali che tutta l'Italia, e nello specifico il Lazio, presenta in tutta la sua criticità. Da qui la richiesta dell'Aidap di provvedere con un pacchetto di proposte che vanno dall'integrazione dell'organico all'equiparazione delle Aree Marine Protette agli altri Enti parco fino alla creazione di una Agenzia Nazionale per le aree protette sul modello Usa, che si occupi anche della formazione dei dirigenti: un tema altrettanto serio di cui, afferma Capone, nessuno finora si è mai interessato. (ANSA).

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