Cdp, idrogeno verde è risorsa, servono strumenti regolatori

(ANSA) - ROMA, 13 FEB - In Italia serve un contesto regolatorio che favorisca un maggiore utilizzo dell'idrogeno verde, nell'ambito di una strategia nazionale che indirizzi gli sforzi verso il consolidamento della filiera e il perseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione.

A sostenerlo è Cdp che all'argomento dedica un approfondimento, suggerendo strumenti e strategie.

Per Cdp, servono meccanismi di incentivazione per la produzione di idrogeno verde in grado di colmare il gap di costo rispetto alle fonti fossili, in aggiunta a quelli già previsti dal Pnrr attraverso una specifica componente di spesa e la semplificazione del rilascio delle autorizzazioni ed il sostegno alla ricerca e all'innovazione industriale, a partire dalla realizzazione dagli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo (Ipcei).

In Italia infatti, secondo il documento di Cdp la futura crescita dell'impiego di idrogeno verde beneficia di alcuni punti di forza rispetto ai principali peer europei.

Tra questi l'analisi indica un sistema manifatturiero ai primi posti nell'UE per produzione di tecnologie termiche e meccaniche convertibili all'idrogeno; una rete del gas capillare e riconvertibile all'idrogeno; una crescente produzione di energie rinnovabili e sviluppo del biometano, che rendono l'idrogeno facilmente integrabile nel sistema energetico; una posizione geografica strategica che rende il nostro Paese un ideale hub energetico, in particolare per i flussi provenienti dal Nord Africa. Tutto ciò in sintesi consentirebbe una maggiore produzione in grado di offrire un contributo maggiore alla decarbonizzazione nei settori industriali hard-to-abate in linea con la prospettiva di utilizzo su larga scala dell'idrogeno verde incentivata notevolmente dalle policy dell'UE sulla decarbonizzazione dell'industria manifatturiera europea, come dimostrano il pacchetto di proposte contenute nel Fit-for-55, la Comunicazione REPowerEU ed i fondi NextGenerationEU, con obiettivi molto ambiziosi al 2030. (ANSA).

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