Davos: i rischi immediati minacciano gli sforzi sul clima

(ANSA) - ROMA, 11 GEN - La pandemia e la guerra hanno rimesso al primo posto, nella classifica dei rischi globali più immediati, il caro-vita, le crisi energetiche e alimentari, con ripercussioni che da qui a due anni potrebbero portare recessioni e crisi del debito. Allo stesso tempo queste crisi, in un clima di "guerra geo-economica" e disinformazione, potrebbero "minacciare gli sforzi per affrontare i rischi di lungo termine in particolare quelli legati al cambiamento climatico, alla biodiversità e all'investimento in capitale umano".

E' la fotografia scattata dal Global Risk Report 2023, un'indagine fra 1.200 esperti del rischio, esponenti delle autorità e leader aziendali realizzata dal Forum economico mondiale con Marsh McLennan e Zurich Insurance Group. Carolina Klint, Risk Management Leader per l'Europa di Marsh, ha spiegato in una conferenza stampa organizzata dal Wef in vista dei meeting di Davos che "la lista delle preoccupazioni delle aziende cresce sempre di più" con un ricorso crescente a strategie di "friend-shoring, near-shoring e accumulazione di scorte" e che l'urgenza maggiore appare "ricostruire fiducia".

Per John Scott, capo dei rischi di sostenibilità di Zurich, sul fronte del clima "c'è un divario fra le azioni necessarie e ciò che è politicamente fattibile. Il rischio è andare verso una transizione climatica caotica". (ANSA).

© RIPRODUZIONE RISERVATA