Efficienza, l’Ecodesign si allarga a nuovi prodotti

Quotidiano Energia - Parte il lavoro della Commissione europea per l’allargamento a nuovi prodotti del regolamento Ecodesign, che secondo Bruxelles permetterà – assieme alla revisione delle norme sull’etichettatura energetica – di risparmiare ulteriori 850 PJ all’anno dal 2030 e di ottenere ulteriori benefici connessi all’efficienza dei materiali e all’economia circolare.

Come previsto dal pacchetto Ue sull’economia circolare presentato a marzo dell’anno scorso e dalla successiva comunicazione “Prodotti sostenibili: dall’eccezione alla regola”, l’esecutivo comunitario ha lanciato infatti una consultazione sui nuovi prodotti e misure orizzontali che attualmente esulano dall’ambito di applicazione della direttiva 2009/125 Ecodesign, incentrata esclusivamente sui prodotti connessi all’energia.

Il documento esplicativo della consultazione, che durerà fino al 25 aprile, sottolinea che un’analisi del centro di ricerca comune Jrc ha individuato una serie di prodotti (12 finali e 7 intermedi) e misure orizzontali che potrebbero essere introdotti per primi nel nuovo regolamento Ecodesign.

In dettaglio, tra i prodotti finali figurano tessili e calzature, mobili, prodotti ceramici, pneumatici, detergenti, materassi, lubrificanti, vernici, cosmetici, giocattoli, attrezzi da pesca e prodotti igienici assorbenti; tra i prodotti intermedi ghisa, ferro e acciaio, metalli non ferrosi, alluminio, sostanze chimiche, plastica e polimeri, carta e vetro.

Le misure orizzontali includono invece durabilità, riciclabilità e contenuto riciclato post-consumo. La Commissione presenterà in seguito un’iniziativa distinta per migliorare le prestazioni dei prodotti connessi all’energia, tenendo conto tra l’altro dei progressi nell’attuazione del Piano di lavoro sulla progettazione ecocompatibile e l’etichettatura energetica 2022-2024, adottato nell’ambito del pacchetto Ue sull’economia circolare.

Da segnalare che l’esecutivo comunitario ha messo in consultazione fino al 6 marzo anche una proposta di regolamento di esecuzione che fissa le norme procedurali per valutare le potenziali sovvenzioni estere distorsive, come previsto dal regolamento sul controllo dei soggetti stranieri nell’ambito di acquisizioni, appalti pubblici, investimenti e altre attività commerciali nella Ue approvato alla fine dell’anno scorso.

In particolare, il regolamento di esecuzione stabilisce le procedure di notifica e il contenuto delle notifiche delle concentrazioni e delle offerte nelle gare di appalto pubbliche, le regole per il calcolo dei termini e le norme procedurali sugli esami preliminari e sulle indagini approfondite nei casi di presunte sovvenzioni estere distorsive.

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