Il gas spagnolo andrà in Francia

Quotidiano Energia - Spagna e Portogallo, con l’appoggio della Germania, sono riuscite a superare le resistenze della Francia e a concordare con Parigi la realizzazione di un nuovo gasdotto sottomarino che collegherà Barcellona a Marsiglia. Il progetto, ha detto la ministra della Transizione spagnola Teresa Ribera, sarà pronto in 4 e 5 anni e sostituirà quello per il gasdotto tra Barcellona e l’Italia promosso da Snam.


L’accordo è stato sottoscritto giovedì a Bruxelles a margine del Consiglio Europeo dal presidente francese, Emmanuel Macron, con i premier spagnolo, Pedro Sánchez, e portoghese, António Costa, subito dopo un incontro tra l’inquilino dell’Eliseo e il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

In base all’accordo, sarà abbandonato il progetto per il gasdotto MidCat attraverso i Pirenei e creato invece “in via prioritaria” un “Green Energy Corridor” che collegherà la Penisola Iberica e la Francia alla rete energetica dell’Unione europea.

Il corridoio sarà costituito da un gasdotto offshore tra Barcellona e Marsiglia (BarMar), considerata “l’opzione più veloce ed efficiente per collegare la Penisola Iberica con l’Europa centrale”, e da un’interconnessione tra il nodo lusitano di Celourico da Beira e quello spagnolo di Zamora (Celza) dedicata al trasporto di gas rinnovabili.

L’obiettivo di entrambe le linee è trasportare idrogeno e gas rinnovabili, mentre il gas naturale è indicato come una “fonte di energia temporanea e transitoria”.

Una dichiarazione congiunta precisa che l’accordo include anche l’elettricità, con le parti che hanno “espresso pieno sostegno all’accelerazione degli sforzi per finalizzare la nuova interconnessione elettrica del Golfo di Biscaglia” che collegherà i due Paesi attraverso l’Atlantico.

Saranno poi sviluppati ulteriori elettrodotti tra Francia e Spagna.

Macron, Sánchez e Costa hanno convenuto di riunirsi nuovamente l’8 dicembre ad Alicante (Spagna) per “stabilire il calendario, le risorse finanziarie e i costi relativi alla realizzazione del progetto BarMar”. Nel frattempo, i ministri responsabili dell’Energia dei tre Paesi iniziaranno “immediatamente” i lavori preparatori, “in stretto contatto con la Commissione europea”.

Il Green Energy Corridor rappresenta un doppio scacco per l’Italia. In primo luogo perché l’abbandonato progetto MidCat è portato avanti da anni da Teréga (controllata di Snam) ed è stato recentemente perorato anche dal presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.

In secondo luogo perché il BarMar, che peraltro scavalcherebbe la rete nella Francia sud-occidentale gestita da Teréga, prenderà come detto il posto del gasdotto sottomarino di 800 km tra Spagna e Italia in progetto da parte di Snam ed Enagás.

La ministra Ribera ha comunque confermato il gasdotto virtuale tra Barcellona e Livorno attraverso metaniere di piccole dimensioni.

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