In Sardegna verso prima centrale biometano con zuccherificio

(ANSA) - ORISTANO, 23 DIC - Grazie alla partnership internazionale tra Ekoinnova e Tecnoproject, nasce Tecnoproject Biometano, una società di scopo che presenterà a gennaio il progetto definitivo per una centrale a biometano da 1300mc/h alimentata con gli scarti della lavorazione di barbabietole da zucchero prodotti nello zuccherificio presente all'interno dell'impianto che nascerà a Uras (Oristano). Il biometano prodotto sarà poi convertito in bioidrogeno, nel centro di lavorazione della stazione di servizio Blue Vector (idrogeno, metano e biometano) presente vicino alla centrale che si propone di sviluppare questi carburanti del prossimo futuro che porteranno il pianeta verso la transizione energetica.

Il settore bioidrogeno oggi pesa pochi punti percentuali nello scenario dell'economia circolante mondiale, ma presto, anche grazie alle nuove tecnologie di conversione, in particolare del convertitore H2KB ( metano-idrogeno), nel prossimo futuro si potrà arrivare a rappresentare un terzo del business energetico mondiale. La centrale produrrà annualmente circa 4.200.000 kg/anno di biometano e per alimentare la centrale occorrono circa 300 ettari terreno annui di coltivazione di barbabietole.

Nel ciclo produttivo saranno assunte circa 30 persone con il coinvolgimento degli imprenditori agricoli per la coltivazione: la produzione stimata di barbabietola da zucchero è di 56750 tonnellate all'anno, mentre lo zucchero prodotto sarà di 7500 Ton/annuo .

"Nel nostro team ci sono competenze per confezionare un progetto di grande valenza tecnologica e innovazione, grazie ad alcune applicazioni di nostro studio e sviluppo - dice all'ANSA Federico Meloni responsabile del progetto - Mentre per il settore delle lavorazioni della barbabietola stiamo lavorando con specialisti del settore per poter avere un sistema efficiente ed in linea con la produzione della centrale. Le barbabietole già lavorate sono trasportate con un nastro automatizzato direttamente nel punto di carico della centrale, evitando cosi continui spostamenti di truck per apportare le matrici ( sottoprodotti di lavorazione alimentare) che servono per l'alimentazione della centrale a biometano". (ANSA).

© RIPRODUZIONE RISERVATA