Revisione contratti luce/gas, gli operatori si rivolgono a Bruxelles

Quotidiano Energia - Dopo le rimostranze nei confronti del Governo nazionale, gli operatori energetici si rivolgono a Bruxelles nel tentativo di far cancellare l’art. 3 del DL Aiuti bis (approdato al Senato per l'iter di conversione) che blocca le modifiche unilaterali ai contratti di fornitura di energia elettrica e gas fino al 30 aprile 2023.


In particolare, Aiget, Assogas, Elettricità Futura, Energia Libera, Proxigas e Utilitalia hanno inviato una lettera congiunta alla Commissione Ue per chiedere di “prendere provvedimenti per eliminare” una misura che “rappresenta una minaccia per il mercato interno dell'energia e per i dettaglianti che sono già in difficoltà a causa dell'elevatissima volatilità dei prezzi del gas”.

Infatti, spiegano le associazioni, se nei prossimi mesi i prezzi di luce e gas aumenteranno a causa del ridotto livello di stoccaggio del gas, una domanda superiore al previsto o una riduzione delle consegne russe, “i rivenditori non saranno in grado di modificare le condizioni generali dei loro contratti al fine di recuperare maggiori costi ed evitare grossi problemi come il fallimento”.

Secondo le associazioni, la proposta avrà “conseguenze negative anche sui nuovi contratti al dettaglio”, in quanto “spingerà rivenditori e clienti verso tariffe variabili” riducendo la possibilità “di coprire i clienti finali da costi energetici elevati e variabili”.

La lettera ricorda come la stessa Commissione Europea non abbia individuato come “soluzione praticabile” l’introduzione di “tariffe non regolamentate sotto i costi”. Occorre quindi che Bruxelles si attivi per eliminare una misura che “si tradurrebbe in una chiara distorsione dei mercati interni dell'energia e in una riduzione del benessere per i clienti finali”.

Il governo italiano dovrebbe invece “continuare ad aiutare i clienti in difficoltà con sconti sui regolamentati tariffarie (es. bonus sociale), riduzioni degli elementi fiscali e parafiscali delle tariffe finali e misure di riduzione del costo del gas importato”, concludono le associazioni.

L’iniziativa di Iren
Intanto Iren ha comunque annunciato l’avvio da settembre della nuova campagna di contatto commerciale con l’obiettivo di garantire a ciascun cliente “l’offerta migliore, soprattutto alla luce dei rincari del costo delle materie prime dovuti alla crisi energetica internazionale”, sottolinea una nota.

Nei prossimi giorni una parte dei clienti Iren Luce Gas e Servizi con contratto a prezzo fisso in scadenza riceverà, tramite lettera, una comunicazione con i nuovi prezzi in vigore dal 1° dicembre, “coerentemente con quanto previsto dal Decreto Legge Aiuti Bis del 9 Agosto 2022, che ha bloccato qualsiasi adeguamento durante il precedente periodo contrattuale”.

L’utility sottolinea però come “la conseguenza non prevista dalle norme” sia che “alla scadenza dei contratti (in gran parte dal 1° dicembre 2022) tali prezzi risentiranno di molto, e in un unico stacco di fatto nel pieno periodo invernale del riscaldamento, dell’incremento dei costi delle materie prime di queste ultime settimane”.

Proprio “per evitare ciò e dare supporto alle persone e alle famiglie”, gli operatori commerciali di Iren Luce Gas e Servizi “già da inizio settembre contatteranno i clienti interessati per proporre, in alternativa ai nuovi prezzi in vigore da dicembre 2022 illustrati via lettera, anche offerte per l’energia elettrica e il gas che possano garantire, come finora realizzato, costi ancor più bassi rispetto ai prezzi applicati nei contratti in regime di maggior tutela”.

Nonostante i rincari dovuti alla crisi energetica, rimarca la nota, i prezzi fissi offerti da Iren “si sono sempre dimostrati più vantaggiosi (con risparmi di circa il 30%)” rispetto alla tutela. Dal prossimo ottobre 2022, ricorda inoltre l’utility, “i prezzi tutela gas saranno variabili mese per mese e quindi maggiormente esposti ai repentini aumenti che stiamo osservando in questo periodo”.

“In un contesto energetico critico come quello attuale – dichiara l’ad di Iren Luce Gas e Servizi Gianluca Bufo - rimane tuttavia fondamentale un uso responsabile dell’energia e la sensibilità dei cittadini verso una riduzione dei consumi a vantaggio dell’ambiente e dell’equilibrio economico complessivo”.

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