Un ecomuseo nel parco nelle terre di Abbado ad Alghero

(ANSA) - ALGHERO, 26 GIU - Nel giorno in cui il direttore d'orchestra Claudio Abbado avrebbe compiuto 90 anni vengono date gambe al progetto di valorizzazione ambientale dell'oasi naturale di proprietà del maestro, otto ettari in un tratto suggestivo della costa sarda: il Lazzaretto di Alghero, nel Parco naturale regionale di Porto Conte, tra vigneti, arenili e le acque dell'Area marina protetta di Capo Caccia. La famiglia Abbado, il Parco di Porto Conte e Legambiente hanno ufficializzato l'accordo di partenariato per realizzare un parco e un ecomuseo all'interno del polmone verde, dove già opera il Centro di ricerca della macchia mediterranea: 9mila alberi, circa 140 specie diverse e un orto sociale.

Il prossimo passo è la richiesta di finanziamento alla Regione a sostegno del progetto e l'intitolazione della "Grotta della luce" al maestro Abbado, oltre alla posa della prima pietra - il 22 e 23 settembre - della maxi opera d'arte "Il Terzo Paradiso" di Michelangelo Pistoletto, che si è ispirato al concetto di infinito.

"Ad oggi è la quinta generazione che cresce alle Bombarde - ricorda la figlia di Abbado, Alessandra - Il regalo più grande? Arrivare e realizzare un piccolo parco nel parco di Porto Conte.

Siamo piccoli ma abbastanza determinati, da oltre 30 anni. E da due anni e mezzo abbiamo chiuso un accordo con Legambiente. Cura dell'ambiente, cultura, grandi regali per nostro padre e per la comunità".

"Ora è tutto più semplice grazie all'operatività del protocollo d'intesa - sottolinea Michele Meloni di Legambiente - Puntiamo a creare un centro di conservazione, uno strumento per lanciare un messaggio di corretta tutela e di corretta fruizione. L'incontro con la famiglia Abbado è stato estremamente stimolante, così come importante è l'approccio avuto con l'Università di Sassari".

"La forza dirompente dell'arte al servizio di un tema diffuso come la tutela e la salute del nostro pianeta è stata la grande sfida della famiglia Abbado - osserva Mariano Mariani, direttore del Parco di Porto Conte e dell'Area marina protetta - Abbiamo sposato un progetto che si lega ai nostri fini istituzionali".

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