Wwf festeggia 50 anni in Abruzzo, prima sezione a Chieti

(ANSA) - CHIETI, 24 SET - Era la primavera del 1972 quando un gruppo di ragazzi, affascinato da quel che faceva l'allora giovanissimo Wwf, nato nel 1961 e in Italia nel 1966, decise di creare a Chieti una sezione dell'associazione del Panda. Si prese contatto con Arturo Osio, uno dei fondatori del Wwf Italia che allora, in una piccola stanza dello studio da architetto di Fulco Pratesi, svolgeva un ruolo a metà tra segretario e direttore generale. Osio mostrò subito grande interesse e in autunno, cinquant'anni fa, la prima sezione in Abruzzo prese ufficialmente vita. In pochi mesi quei giovani furono imitati da altri ragazzi, in varie parti della regione. Una mezza dozzina di gruppi che due anni dopo, nel 1974, si riunirono in assemblea a Civitella Alfedena, presente anche Arturo Osio, e diedero vita alla prima delegazione regionale. Presidente fu eletto Roberto Iezzi, due anni prima scelto per dirigere il gruppo teatino.

Oggi a Chieti il Wwf Abruzzo celebra quegli anni con una festa cui sono stati invitati i soci abruzzesi e i simpatizzanti dell'associazione. L'appuntamento è alle 16 all'auditorium del Museo universitario. Dopo i saluti istituzionali del presidente nazionale del Wwf, l'abruzzese Luciano Di Tizio, e del direttore del Museo Universitario Luigi Capasso, previsti i saluti in collegamento di Fulco Pratesi, presidente onorario dell'Associazione, e di Francesco Petretti, membro del comitato scientifico Wwf. A seguire interventi di Elisabetta Dami, scrittrice, autrice di Geronimo Stilton e membro del Consiglio nazionale Wwf, di Antonio Canu, storico responsabile delle Oasi Wwf, e di Filomena Ricci, attuale delegata Wwf per l'Abruzzo.

Sarà proiettato il documentario naturalistico "La finestra nel cielo" di Fernando Di Fabrizio e Roberto Mazzagatti. Accanto al presidente Di Tizio, per l'occasione moderatore della giornata, attesa la partecipazione straordinaria di Germano D'Aurelio in arte 'Nduccio, amico e socio del Wwf. In conclusione della serata brindisi augurale con i vini della linea VolaVolè, mosto fermentato con i lieviti raccolti da frutti selvatici nel territorio del Parco Nazionale della Maiella, offerto da "Cantina Orsogna 1964". (ANSA).

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