Wwf, 'l'ambiente in Costituzione, ma le leggi non adeguate'

(ANSA) - ROMA, 26 FEB - Dopo due anni dall'introduzione della tutela dell'ambiente nella Costituzione, nel febbraio del 2022, "si sarebbe dovuto dare corso alle modifiche costituzionali, adeguando le norme approvate in precedenza. Al contrario, abbiamo assistito ad iniziative parlamentari e governative che mirano a depotenziare la tutela dell'ambiente e della natura, danneggiando così l'interesse delle nuove generazioni a vivere in un ambiente tutelato e sano". Lo ha dichiarato Luciano Di Tizio, presidente del Wwf Italia. in un convegno al Senato.

Secondo il WWF Italia, "sono diverse le norme già approvate o all'esame del Parlamento che ignorano le modifiche costituzionali introdotte nel 2022". Sono state citate "la disposizione che impedisce la sospensione dei lavori e il sequestro degli impianti produttivi anche in presenza di reati riguardanti la salute e l'ambiente; le norme che impediscono ai Tribunali Amministrativi Regionali di sospendere l'efficacia dei calendari venatori regionali anche in caso di particolari urgenze; la disposizione, contenuta impropriamente nella Legge di Bilancio 2023, che consente ai cacciatori di esercitare un'attività assimilabile a quella venatoria, anche in periodi di divieto di caccia, nelle aree protette e persino nei parchi urbani".

Il Wwf contesta anche "il disegno di legge depositato al Senato da Fratelli d'Italia che intende modificare ben 18 articoli della legge quadro sulle aree naturali protette, affidando, tra l'altro, la governance dei parchi nazionali ai soli sindaci, misconoscendo così il ruolo nazionale a tutela della natura svolto nei consigli direttivi dei parchi dai ministeri competenti (ambiente e agricoltura), dalla ricerca (Ispra) e dalle associazioni riconosciute di protezione ambientale". (ANSA).

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