Cani e «lockdown»
Occasione per migliorare

Queste settimane di zona rossa, rappresentano l’ennesimo sforzo per tutti, ma possono essere un momento utile da utilizzare per correggere alcuni atteggiamenti sbagliati dei nostri amici a quattro zampe.

I motivi sono molteplici, c’è chi, come me, ha dovuto chiudere la propria attività, c’è chi è in «smart working» e così via, fatto sta che passiamo tutti più tempo a casa e troviamo molto meno traffico per le strade. Sicuramente i nostri cani sono coloro che più giovano di questo periodo: passiamo praticamente l’intera giornata insieme e per loro ciò è un’autentica manna.

Perché quindi non sfruttare al meglio questo tempo in più che abbiamo a disposizione?

Ecco due spunti:

1) ansia da separazione

Attenzione, ora i nostri cani sono al settimo cielo, ma presto riprenderemo le nostre attività: non interrompere l’abitudine a passare del tempo in solitudine è basilare. Anche se siamo in casa, cerchiamo ogni tanto di «mettere una porta» tra noi e loro. Ci sono tantissime occasioni di condivisione in questo periodo, ma è giusto anche, saltuariamente, qualche momento di separazione, se siamo, ad esempio, in cucina a preparare il pranzo, lasciamolo in salotto, se facciamo qualche giro dell’isolato per sgranchirci le gambe, non sempre portiamolo con noi.

2) brutte abitudini all’aperto

Per chi ha un giardino, magari che guarda una strada trafficata, non è raro avere un cane decisamente troppo attivo nei confronti di chiunque vi passi davanti. Può essere a causa dell’elevato istinto predatorio (inseguire biciclette e motorini) o della spiccata propensione alla territorialità (passaggio di cani o il solito malcapitato postino), ma sicuramente si tratta di atteggiamenti da provare a correggere. Per questo vi consiglio di impostare un lavoro sull’attenzione e sulla calma: aiutandovi con un premio goloso e partendo da una debita distanza, si può provare a concentrare il cane inizialmente su un’alternativa (il premio) e premiare la sua calma una volta che la distrazione si è allontanata.

Sicuramente non è questo un lavoro dal riscontro immediato, ma con pazienza, costanza e determinazione si può fare, anche perché è tecnicamente facile. Basta avere un buon «seduto», un buon «guarda» e saper giocare d’anticipo sullo stimolo, ciò significa che se, ad esempio vediamo da lontano avvicinarsi una bicicletta, non aspetteremo che il cane si sia già lanciato sulla staccionata, ma cercheremo di catturare la sua attenzione prima che si accorga del velocipede e lo premieremo una volta che si è allontanato. Proprio per questo è meglio iniziare da lontano per poi gradualmente iniziare ad avvicinarsi.

Insomma, di tempo a disposizione ne abbiamo di più e il traffico in questi giorni è diminuito. Finché è così, perché non provarci?

*Educatore cinofilo professionista

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