Cuccioli, nel lockdown boom
di acquisti e di adozioni

Nei mesi scorsi le richieste di acquisto o adozione di cuccioli hanno fatto registrare un autentico «boom», dovuto probabilmente al fatto che tanti di noi si sono improvvisamente trovati a trascorrere decisamente più tempo in casa e con una vita sociale ridotta al minimo.

Un cane, si sa, in questi casi diventa un vero toccasana, può riempire le giornate di allegria, è un amico simpatico e giocoso per i bambini e aiuta a sentirsi meno soli. In un periodo di grandi limitazioni come questo, lo possiamo davvero definire alla stregua di un «bene-rifugio» a cui rivolgere tutte le nostre attenzioni.

Quando chiuderemo questa parentesi torneremo a vivere la socialità di un tempo e a dedicarci alle nostre attività e ai nostri passatempi, e proprio su questo punto mi vorrei soffermare.

Già, perché tra noi operatori del settore serpeggia una certa preoccupazione di fondo. Non è tanto la paura che gli amici scodinzolanti possano tornare a riempire i canili, sono convinto che non succederà o comunque saranno casi rarissimi, ma più che altro è il pensiero che vengano relegati in fondo alle priorità nel quotidiano tornato a riempirsi di impegni.

Ne abbiamo già parlato in questa rubrica, quando lo scorso anno abbiamo notato un aumento esponenziale dei casi di ansia da separazione dovuta al fatto che, in due mesi di “lockdown” duro, tanti cani fino ad allora abituati a trascorrere buona parte della giornata in solitudine o quasi, si sono piacevolmente trovati a condividere tutto il loro tempo con noi, per poi doversi riabituare a gestire le nostre assenze da un giorno all’altro.

Fortunatamente gli ultimi «lockdown» sono stati più leggeri e i casi di ansia da separazione sono calati, ma non c’è soltanto questo. Un cane può sentirsi solo anche in una casa vissuta e movimentata. Non basta la nostra presenza se ci ricordiamo di lui soltanto per dargli le crocchette o per i suoi bisognini, non dovrà avvenire questo. Se nel frattempo abbiamo arricchito la nostra vita con un cane non sarà un ritorno alla normalità, ma una nuova normalità, in cui ci sarà sempre un po’ di tempo per il nostro amico peloso, che non deve essere visto come una seccatura, ma come un’opportunità per migliorare le nostre vite.

Pensateci, più tempo trascorso all’aperto equivale a più possibilità di socializzare, di fare passeggiate, magari di giocare insieme oppure scoprire un’attività divertente da svolgere al campo di addestramento insieme ai bambini.

Buona vita a sei zampe a tutti!

*Educatore Cinofilo Professionista

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