A4, tolte le barriere a Grassobbio
«Non si vive più tra smog e rumore»

La rimozione è iniziata dopo la richiesta di verifiche dal Ministero. Sindaco: non ci hanno avvisati.

Oltre quattro chilometri di barriere fonoassorbenti collocate lungo il tratto dell’autostrada A4 da Seriate a Bergamo, rimosse dall’estate dello scorso anno e non ancora rimpiazzate. Barriere che presentano anche a vista d’occhio dei probabili problemi strutturali, tant’è che il Ministero delle Infrastrutture (dopo lo scandalo delle barriere installate sui tratti autostradali liguri), ha imposto alla Società Autostrade, delle verifiche strutturali, in particolare sui fissaggi.

L’iniziativa di procedere allo smantellamento dei sistemi fonoassorbenti, non è stata comunicata da Autostrade a nessuno dei residenti, partendo dal primo cittadino di Grassobbio Manuel Bentoglio, che si dice «sorpreso, poiché innanzitutto non siamo stati avvertiti in alcun modo dei lavori di rimozione lungo un tratto su cui si affacciano sia abitazioni sia aziende, creando non pochi problemi ai residenti. Nonostante dei solleciti scritti, ad oggi non abbiamo avuto alcuna risposta».

Evidente il coro di proteste, anche da parte di chi, ignaro dei lavori che stavano per essere fatti ha subito anche dei danni materiali. È Il caso di Luigi Montini, proprietario degli immobili in cui esercita l’attività la società di autotrasporti Lombarda Express: «Una mattina, senza che sapessimo nulla ci siamo ritrovati i camion di un’azienda che si è messa a togliere i pannelli. Durante le fasi delle lavorazioni sono stati strappati tutti i cavi del sistema antifurto perimetrale, peraltro non collocato sui manufatti della Società Autostrade».

Luigi Montini sottolinea i forti dubbi che ha sempre avuto circa la tenuta di questi pannelli: «Soprattutto quando passavano camion di grosse dimensioni le barriere subivano degli scossoni, al punto che vi era un certo timore a starne in prossimità. Infatti, adesso che sono state tolte si vede in maniera evidente che i pilastri di sostegno sono tutti piegati».

Un altro imprenditore, Guido Giasini, amministratore della Giasini Attrezzerie Spa, la cui attività si affaccia sulla A4, esprime la propria preoccupazione poiché «senza le barriere vi è un elevato livello di rumore e soprattutto anche di inquinamento. Ci lascia perplessi il fatto che nessuno ci abbia comunicato nulla. Speriamo che la situazione si risolva nel più breve tempo possibile, ma visto che le barriere centrali è da mesi che sono state rimosse, nutriamo grossi dubbi e preoccupazioni circa i tempi del loro riposizionamento».

Grossi disagi li hanno anche i residenti di Via Bergamo a Grassobbio le cui case si affacciano sull’autostrada. «Abbiamo cercato di avere informazioni dalla Società Autostrade – spiegano dalla famiglia Cerassoli –, ma ci hanno risposto in maniera inadeguata. Noi dal periodo pre natalizio in cui ci hanno tolto dal davanti della nostra abitazione i pannelli, stiamo vivendo l’inferno, con rumore e smog. Sinceramente non ce la facciamo più».

Sempre in Via Bergamo un’altra famiglia con la casa attigua all’abitazione dei Cerassoli denuncia che «noi abbiamo da tempo installato i vetri con tripla camera, quindi parte del rumore viene attutito, la questione è che i gas di scarico sono diventati ormai insopportabili».

Spostandosi dall’altra parte dell’autostrada, sempre nel territorio di Grassobbio si incrocia Via Roma, anch’essa affacciata sulla A4, ed anche qui il coro di proteste è unanime, partendo dall’ottica Foppa, il cui incaricato sottolinea che «oltre all’impatto acustico, che è insopportabile, la questione è quella dell’inquinamento. Dopo un mese nessuno ci ha fatto sapere nulla e nulla sappiamo se e quando verranno ricollocate le barriere».

Situazione insostenibile anche per due giovani che abitano in un edificio storico di via Roma: «Per quanto riguarda il mio appartamento – dice Cristiano – la situazione è dal punto di vista del rumore insopportabile. La finestra del mio appartamento affaccia sull’autostrada e dormire è diventata un’impresa». Per Giacomo, che invece abita in un appartamento interno rispetto all’affaccio sull’autostrda, «il problema più grosso è lo smog che rende l’aria irrespirabile».

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