Casirate, addio alla postina
«Si è prodigata per tutti noi»

Casirate piange la sua postina. È morta domenica 22 novembre all’ospedale di Treviglio,Caterina Colombo, storica portalettere del paese. Aveva 73 anni. Lascia il marito e due figlie. Due giorni prima era stata colpita da emorragia cerebrale. È stato proprio il marito Stefano, rincasato dopo una commissione, a trovarla immobile sul divano di casa venerdì pomeriggio. Immediata la chiamata al 118 e il trasporto in ambulanza all’ospedale di Treviglio, dove la donna è stata ricoverata in Rianimazione. Lì ha lottato contro la morte per quasi due giorni per poi arrendersi domenica 22 attorno alle 9,30. I funerali verranno celebrati martedì 24 alle 10,30 nella chiesa parrocchiale di Casirate. La salma verrà tumulata nel cimitero locale.

Caterina non soffriva di particolari problemi di salute ed era periodicamente sotto controllo a seguito di un’operazione alla testa subita parecchi anni fa. Del suo paese la postina conosceva ogni angolo ed era apprezzata da tutti, anche perché sempre pronta a dare una mano alle associazioni di volontariato, dall’Avis al Gruppo di Solidarietà, dalla parrocchia agli alpini. Solo pochi giorni fa era in giro per il paese a distribuire dei biglietti per conto del Gruppo di Solidarietà e fra qualche settimana sarebbe stata impegnata a distribuire i biglietti d’auguri dell’Avis ai suoi donatori (lo scorso anno, mentre era impegnata in quest’attività, subì il furto della bicicletta). Il presidente dell’Avis casiratese Gianni Pagani, domenica pomeriggio, ha portato il labaro dell’associazione nella camera ardente allestita nell’abitazione di Caterina, in via Kennedy dove per tutta la giornata è stato un viavai di persone arrivate per rendere omaggio alla salma e porgere le condoglianze alla famiglia. Numerosi i messaggi di cordoglio anche su Facebook. Su tutti quello degli amministratori della pagina «Sei di Casirate d’Adda se ti ricordi…», che hanno voluto dedicare un pensiero speciale «Alla postina di Casirate, che ha tanto amato il suo paese prodigandosi per tutti». 
Luca Maestri