Caravaggio, il Comune non la vuole
Torna in vendita la Casa del Fascio

È di proprietà del Demanio. Il sindaco: «Nella formula in cui ci viene proposta sa tanto di scaricabarile. Al momento ci sono come minimo centomila euro da spendere per la messa in sicurezza». Sempre a Caravaggio, al via il cantiere per la demolizione dello storico «Studio Zeta».

La Casa del Fascio di Caravaggio verrà messa ancora in vendita. Anche perché il Comune non vuole proprio saperne di prendersela in carico. Nella sua ultima seduta, infatti, la Giunta ha ribaltato il parere della precedente amministrazione comunale della Lega, che si era invece dichiarata disposta a farsela cedere gratuitamente dalla proprietà, l’Agenzia del Demanio. Da quella attuale invece, di orientamento di centrosinistra, è arrivato il diniego.«Non ci interessa – spiega il sindaco Claudio Bolandrini – perché nella formula in cui ci viene proposta sa tanto di scaricabarile. Per la Casa del Fascio, infatti, al momento ci sono come minimo centomila euro da spendere per la sua messa in sicurezza».

Intanto, sempre a Caravaggio, ha preso ufficialmente il via la demolizione della storica discoteca «Studio Zeta». Ieri, mercoledì 17 luglio, sono partite le fasi di preparazione a cui poi seguirà la concreta demolizione che avrà una durata fra i 75 e i 90 giorni e un costo di 200 mila euro. La notizia del prossimo avvio dell’abbattimento è rimbalzata da un social network all’altro. Dagli anni ottanta « Studio Zeta» ha fatto ballare il sabato sera e la domenica pomeriggio migliaia di giovani. Inevitabile, quindi, che qualcuno di loro si sia lasciato andare a ricordi nostalgici.

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