Covid, le letterine di Natale da Grassobbio
I bimbi confortano i ricoverati in ospedale

Su iniziativa di un’infermiera, dai piccoli della parrocchia disegni e messaggi ai ricoverati in Terapia intensiva del Papa Giovanni: «Guarite presto, andrà tutto bene».

Babbo Natale vola sulle torri dell’ospedale e un messaggio di incoraggiamento arriva ai malati di Covid-19 della Terapia intensiva e Sub intensiva dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. A inviare dei messaggi di buon augurio ai ricoverati sono stati i bimbi della parrocchia di Grassobbio che frequentano (a distanza) il percorso di preparazione alla prima confessione. Su input di un’infermiera dell’ospedale, Manuela Caglioni, hanno preparato alcuni disegni per dare coraggio a chi sta trascorrendo le festività natalizie combattendo contro il coronavirus, lontano dai propri cari ma circondato dalle cure del personale dell’ospedale cittadino.

«Questi malati hanno bisogno di coraggio – racconta Manuela Caglioni, infermiera, in questo momento in servizio nel reparto di Terapia sub intensiva del Papa Giovanni -: sono pazienti colpiti dal virus e ricoverati in Terapia intensiva, intubati e in coma che ora, dopo un mese o anche più di ricovero, si stanno lentamente riprendendo. Non è una situazione facile da affrontare e le festività lontano dagli affetti sono ancora più pesanti. È per questo che ho proposto questa idea ai catechisti dei bambini delle classi di quarta elementare di mio figlio e ho trovato subito una risposta entusiasta».

Sembrerebbe un piccolissimo gesto ma di quelli che rallegrano la vita in un reparto ospedaliero in un periodo così particolare dell’anno. I bimbi hanno disegnato alberi di Natale colorati, folletti, le slitte con le renne, calze ripiene di dolcetti, gli angioletti e la Natività. Le hanno accompagnate a parole semplici: «Guarisci presto», «Andrà tutto bene», «Non mollate, coraggio», «Ti abbraccio, guarisci presto», «Signore, abbi pietà di coloro che sono malati, aiutali a guarire, dai loro la forza per reagire al dolore e combattere la malattia», «Se hai tristezza, ravviva la tua allegria, il Natale è gioia». I disegni sono stati appesi nelle bacheche, sulle porte delle stanze e anche vicino a qualche malato. Sono stati accolti con gioia sia dai ricoverati sia dal personale che trascorrerà le festività in corsia.

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