Gerard, le condizioni restano disperate
Attesa e preghiere dagli amici e familiari

Ancora in condizioni disperate Gerard, il 13enne che martedì si è sentito male mentre era con degli amici, per strada, a Grassobbio.

Erano le 16,30 di martedì e Gerard Dade, che frequenta la seconda media a Grassobbio, dove gioca come portiere nella squadra dei «Giovanissimi ’03» (il suo anno di nascita) dell’oratorio, è stato colto da un improvviso malore mentre era con un gruppetto di amici. «Era uscito di casa venti minuti prima per andare alla castagnata del paese con gli amici – prosegue mamma Adelaide, nativa del Togo –: stava benissimo, come sempre. Poi un suo amico è corso a chiamarmi: “Vieni perché Gerard è svenuto, sta arrivando l’ambulanza”».

La mamma ha lasciato di corsa la casa di via Lombardia 11, nella parte del paese a nord dell’A4, vicino all’aeroporto, ed è corsa verso via Quarenghi, dove intanto erano già arrivate l’ambulanza e l’automedica del 118. Gerard era in arresto cardiaco: il personale medico lo ha rianimato, intubato e portato d’urgenza al Papa Giovanni. La prognosi è riservata: le condizioni del tredicenne sono molto gravi.

L’episodio ha scosso il paese, dove la famiglia di Gerard è molto conosciuta perché è stato il primo nucleo familiare africano arrivato a Grassobbio a metà degli anni Ottanta. In casa hanno tutti nomi italiani: Adelaide e il marito Dadi sono originari del Togo. Gerard e le due sorelle sono cresciuti in paese e anche per questo ora l’apprensione è molto alta. Anche il parroco, don Emanuele Beghini, ha fatto pregare per Gerard a Messa, mentre la procura, come avviene in questi casi, ha aperto un fascicolo senza indagati né ipotesi di reato.

Per il momento i medici sembrano non sbilanciarsi, nemmeno con i familiari, in attesa dello sviluppo delle condizioni cliniche del ragazzo: Gerard potrebbe aver avuto un problema congenito al cuore, che potrebbe essere all’origine del malore, così improvviso, che lo ha colpito. Ma per avere la certezza serviranno nuovi esami: al momento i medici della Terapia intensiva pediatrica del Papa Giovanni sono concentrati sul percorso di ripresa di Gerard, anche se le sue condizioni restano purtroppo molto precarie.

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