«Leonardo, un ragazzo buono e solare»
Boltiere, malore fatale sul treno a 22 anni

Giovedì 27 agosto i funerali del 22enne stroncato da un malore sul treno. «Sognava di tornare in Sicilia».

A Santo Stefano di Camastra, in provincia di Messina, pensava di ritornare a vivere prima o poi definitivamente, trasferendosi da Boltiere dove abitava con la famiglia da alcuni anni: un sogno svanito per sempre domenica 23 agosto, dopo essere stato colpito da un malore che non gli ha lasciato scampo, proprio mentre in treno era diretto nel suo paese natale a trascorre le vacanze. Leonardo Fallo aveva 22 anni e in testa un nuovo e ambizioso progetto di vita, appunto trasferirsi in Sicilia per lavorare, lasciando quel nord al quale non si era legato più di tanto e che aveva raggiunto sei anni fa insieme ai genitori e alle due sorelle maggiori, per un’opportunità lavorativa di papà Carmelo.

A Santo Stefano di Camastra il ragazzo aveva frequentato il primo anno di liceo artistico, poi una volta a Boltiere non aveva più proseguito gli studi, lavorando on line da casa. Per un triste destino il suo paese lo ha sì riabbracciato, ma per dargli l’ultimo saluto: giovedì 27 agosto infatti alle 16 si celebrerà il funerale nella chiesa Madre, dedicata a San Nicolò di Bari, patrono del piccolo comune. Non è stato ancora deciso se la tumulazione poi avvenga a Santo Stefano o a Boltiere. Il papà del ragazzo si trova in Sicilia da domenica sera, mentre la mamma Mariella e le sorelle Rosy e Giusy lo hanno raggiunto lunedì pomeriggio. Una famiglia distrutta e annientata dal dolore per una perdita della quale non si capacita. A Santo Stefano di Camastra si trova in vacanza anche Jessica Regalbuto, 23 anni, originaria anche lei del paese messinese, ma residente a Boltiere e legata alla famiglia Fallo: «Se c’era un ragazzo buono e solare, con una simpatia contagiosa e una voglia di vivere coinvolgente, quello era Leo – ha ricordato per telefono l’amica –. È incredibile pensare come fosse forte il suo desiderio di tornare a Santo Stefano di Camastra, e ora struggente vedere che proprio qui, in terra siciliana, ha terminato di vivere, lasciando un vuoto del quale ancora non mi rendo conto».

Non si conoscono le cause esatte del decesso di Leonardo Fallo, ma sembra sia riconducibile alla rottura di un aneurisma: «Così sembra – dice l’amica Jessica – ma sarà l’autopsia (effettuata ieri, ndr) ad accertarlo. Forse tutto è riconducibile a quell’ulcera intestinale che Leo aveva da alcuni anni e per la quale era in cura, ma ciò non cambierà la sostanza, perché di fatto abbiamo perso una persona d’oro». Leonardo Fallo ha accusato il malore mentre domenica pomeriggio verso le 15 viaggiava a bordo del treno «Cefalù Line»: sul convoglio era salito alla stazione di Palermo alle 14,27 e sarebbe sceso allo scalo ferroviario di Santo Stefano di Camastra.

Nel capoluogo siciliano Leonardo era giunto in mattinata, atterrando all’aeroporto di Punta Raisi con un volo Ryanair decollato da Orio al Serio. Una volta in carrozza si era accomodato accanto al capotreno, iniziando un viaggio che pochi minuti dopo gli avrebbe riservato un drammatico epilogo. D’un tratto il ragazzo ha accusato l’improvviso malore: al capotreno è riuscito a dire «mi sento male, aiuto», perdendo poi i sensi. Lo stesso ferroviere ha subito lanciato un appello tramite l’interfono del convoglio, richiedendo l’intervento di un medico, eventualmente fosse presente tra i 900 viaggiatori, che infatti poco dopo è arrivato in soccorso. Le condizioni di Leonardo Fallo erano parse da subito critiche: intanto il capotreno provvedeva ad avvisare telefonicamente i soccorsi sanitari, che si sono portati alla stazione successiva, quella di Bagheria, dove però ogni tentativo di rianimare il giovane si è rivelato del tutto vano.

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