Treviglio, nozze farsa per la cittadinanza
Complimenti di Salvini a Polizia e Comune

Il sindaco e il Commissariato di Treviglio hanno scoperto un matrimonio farsa tra un marocchino e una donna trevigliese. L’uomo è stato rimpatriato nel Paese d’origine. In giornata sono arrivati anche i complimenti del Ministro dell’interno.

Pensava di ottenere la cittadinanza italiana attraverso un matrimonio farsa con una donna trevigliese, ma l’azione congiunta di Comune e Commissariato di Treviglio, ha evitato le nozze per convenienza. Un marocchino, residente in Piemonte, è stato così rimpatriato nel Paese d’origine.

«Paradossalmente i documenti per il matrimonio provenienti dal Comune di residenza erano tutti regolari, ma risultavano alcune segnalazioni a carico dello sposo che mi hanno insospettito – spiega il sindaco di Treviglio, Yuri Imeri, in un post sul suo profilo Facebook in cui dà la notizia –. Ho quindi chiesto supporto a Angelino Murtas del Commissariato di Treviglio e dopo varie verifiche abbiamo avuto evidenza del fatto che il futuro sposo fosse irregolare sul territorio italiano e che il matrimonio fissato per sabato 23 marzo sarebbe stato, presumibilmente, una truffa».

Così giovedì 21 marzo è scattata l’operazione di fermo del marocchino, identificato dagli agenti della Polizia di stato nei pressi del Comune e trasferito all’Ufficio immigrazione di Bergamo dove è stato accertato lo stato di presenza irregolare sul territorio italiano. «Sono quindi state avviate le pratiche per l’espulsione, concretizzatasi venerdi sera alle 17.50, quando l’aereo è decollato. Nel frattempo la futura sposa ha ammesso che il matrimonio sarebbe avvenuto per convenienza» spiega ancora Imeri.

«Siamo da sempre molto attenti alle istruttorie che riguardano i matrimoni perché le truffe sono spesso in agguato - prosegue il sindaco di Treviglio –. Ringrazio i miei funzionari per la grande professionalità e attenzione dimostrata e ringrazio il Commissariato di Treviglio per la grande disponibilità e il prezioso supporto: da sindaco ho agito a tutela delle leggi, dello stato e della sposa, ma senza il dottor Murtas e i suoi uomini non saremmo riusciti a evitare questa truffa. Sottolineo anche la preziosa collaborazione con l’Ufficio immigrazione della Questura di Bergamo, che ha permesso di chiudere il cerchio. Questa vicenda deve essere anche un monito: i furbetti stiano alla larga da Treviglio».

«Complimenti all’amministrazione comunale di Treviglio e alla Polizia che hanno sventato un matrimonio farsa. Un marocchino senza permesso di soggiorno avrebbe dovuto sposare un’italiana per ottenere la cittadinanza ed evitare l’espulsione. Il sindaco ha fatto saltare le nozze. Il marocchino è già stato rimpatriato». Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

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