Ogni dose di cocaina 40 euro
Droga e armi a Romano, due arresti

Arrestati due giovani per spaccio di droga su ordinanza di custodia cautelare. Rinvenute anche armi e munizioni.

Sabato pomeriggio 1° aprile i carabinieri della Compagnia di Treviglio hanno arrestato su ordinanza di custodia cautelare in carcere due albanesi da tempo domiciliati a Romano di Lombardia e già noti alle forze dell’ordine. I due, rispettivamente di 25 e 29 anni, avevano creato da oltre un anno un vero e proprio radicato sistema di spaccio «su piazza» a Romano di Lombardia, approvvigionando in particolare giovani e meno giovani della zona di cocaina.

Di alcune decine il «giro di clienti» ai quali i due stranieri si rivolgevano vendendo una dose di droga all’incirca 40 euro al dettaglio. Alcuni recuperi di stupefacente fatti dai militari attraverso l’ordinaria attività di controllo del territorio hanno quindi consentito di ricostruire il vertiginoso circuito di spaccio risalente almeno ai primi mesi del 2016. Sono stati quindi sviluppati tutti i contatti tra i due albanesi.

Raccolto il dossier di indagine, la Procura della Repubblica di Bergamo ha richiesto al gip l’arresto dei due, eseguito appunto nella giornata di sabato dai militari dell’Arma. Durante le attività di cattura dei due, gli investigatori dell’Arma hanno anche sottoposto a perquisizione domiciliare un appartamento a Covo, nel quale si ritenesse che i due si trovassero, procedendo così al sequestro di altro stupefacente tipo cocaina, materiale per il confezionamento della droga, un fucile da caccia di provenienza illecita, altre parti di arma comune da sparo, alcune cartucce e danaro contante per diverse centinaia di euro, il tutto nei confronti di un altro albanese e di due rumeni, tra i ventidue e i 25 anni.

Per i tre, verosimilmente collegati ai due albanesi destinatari della misura cautelare, è scattata quindi la denuncia a piede libero per concorso di persone in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di arma comune da sparo e di munizionamento, nonché ricettazione. Difatti, il fucile da caccia rinvenuto e le altre parti di arma comune da sparo erano state oggetto di furto in un’abitazione, nell’ottobre 2015, a Cassano d’Adda.

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