Pioltello, gru per rimuovere le carrozze
Ancora caos treni e viaggi lumaca in bus

Un’ora e mezza per venti chilometri con i bus sostitutivi, la situazione non è ancora regolare per i pendolari bergamaschi. Nella giornata di martedì 30 gennaio una maxi gru opererà per rimuovere le carrozze dai binari.

Il piano di recupero delle carrozze ancora sui binari del regionale Cremona-Milano prevede nella giornata di martedì 30 gennaio l’utilizzo di una gru. La gru sarà utilizzata per sollevare i vagoni e fare i rilievi sulla parte sottostante, quella per intendersi dove hanno sede carrello e ruote.

Da tutti questi rilievi si attendono altri elementi che potrebbero far luce sulle cause e sulla dinamica del deragliamento per poi confluire nella super consulenza «ordinata» dalla Procura di Milano. L’intero convoglio del treno, un modello con 30 anni di vita sui binari e che Trenord ha comunicato di aver revisionato l’ultima volta la vigilia di Natale, ha già una destinazione: sarà spostato e trasferito in un apposito hangar alle porte del capoluogo, non lontano dal luogo del disastro. Qui troveranno riparo i «corpi di reato» e si potrà eventualmente procedere a ulteriori accertamenti peritali.

Intanto proseguono gli interminabili viaggi dei pendolari trevigliesi che stanno usufruendo dei bus sostitutivi per Milano. Per garantire un servizio, Trenord dalle 5 ha messo a disposizione dei passeggeri il proprio personale dei «berretti verdi» per l’assistenza, predisponendo bus aggiuntivi di supporto alla circolazione ferroviaria, ogni venti minuti, con possibilità di viaggiare anche su metropolitana e mezzi di superficie Atm. Non tutti chiaramente si sono affidati al servizio pullman offerto dalle diverse società di trasporto ingaggiate da Trenord.

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Per i pendolari spostati sulle 4 ruote questo ha comportato un forte allungamento dei tempi di percorrenza: da Treviglio solitamente per arrivare a Milano in treno ci vogliono 35 minuti: lunedì, nella fascia oraria di punta della prima mattinata, la tappa in pullman verso la fermata metro di Cassina de’ Pecchi, lunga 22 chilometri, è durata un’ora e 25 minuti. Un tempo non del tutto preventivato dai passeggeri del bus sul quale abbiamo viaggiato, partito dalla centrale alle 7,26: «Certamente viaggiare in treno è più comodo e veloce – ha sostenuto Lauretta Moioli, residente a Treviglio e ricercatrice all’Università statale di Milano, pendolare da oltre 30 anni –, ma di fronte a questi fatti non possiamo che adeguarci alla temporanea organizzazione di Trenord, anche se è complicato, visto quanto c’è voluto per arrivare alla metro. Io solitamente impiego tre quarti d’ora per recarmi al lavoro, in questi giorni dovrò abituarmi ad allungare di quasi il doppio il mio abituale tempo per gli spostamenti, se dovessi per forza prendere il bus».

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