Morto tra le fiamme all’ex maneggio
Rogo accidentale, si pensa a una sigaretta

Romano do Lombardia: escluso il dolo. La vittima, 74 anni, era una forte fumatore: non si esclude che una cicca ancora accesa sia finita tra le stoffe della baracca e da lì il fuoco si sia propagato al fornello vicino.

Della casupola annessa all’ex maneggio «San Giorgio» di Romano di Lombardia, distrutta sabato sera dall’incendio nel quale ha perso la vita il proprietario, Giuseppe Messina, 74 anni, rimangono solo l’intelaiatura in ferro e pochi pezzi anneriti della struttura in legno. Uno scenario che lascia intuire la violenza del rogo che non ha lasciato scampo al pensionato, cardiopatico e con difficoltà di deambulazione. Secondo i primi riscontri effettuati dai carabinieri di Romano della Compagnia di Treviglio e dal Nucleo investigativo del comando provinciale di Bergamo, la causa più probabile potrebbe essere quella di un rogo accidentale. Messina era una forte fumatore, non si esclude che per distrazione una cicca ancora accesa sia finita tra le stoffe del giaciglio e da lì il fuoco si sia propagato al fornello vicino, dov’era una tanica di combustibile (forse usato per il tosaerba) che è stata trovata liquefatta. La salma si trova nella camera mortuaria del «Papa Giovanni», forse già oggi, lunedì 28 ottobre, il magistrato conferirà l’incarico al medico legale per l’autopsia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA