Scarse condizioni igieniche e cibi scaduti
Chiusa una macelleria nella Bassa

Sospesa d’urgenza l’attività di una macelleria islamica e multata un’altra per vendita di prodotti alimentari scaduti. Sanzioni per diverse migliaia euro.

Prosegue l’attività di controllo degli esercizi pubblici e commerciali del territorio di tutta la Bassa Bergamasca da parte dei carabinieri della Compagnia di Treviglio. Ancora una volta nel mirino delle attività ispettive amministrativo-sanitarie è finita Zingonia, area sensibile sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Nella mattinata di martedì 6 dicembre, i militari insieme ai colleghi del Nas di Brescia, gli Ispettori del Lavoro di Bergamo e i funzionari dell’Asst di Bergamo sempre del capoluogo hanno eseguito un controllo interforze presso due locali etnici di Verdellino di piazza Affari. In particolare, i carabinieri e il gruppo interforze hanno sottoposto ad accertamenti due macellerie islamiche.

La prima è risultata gravemente deficitaria sotto il profilo igienico-sanitario e per tale motivo sanzionata complessivamente per circa 8.000 euro, oltre le conseguenti prescrizioni. Oltre alle carenze igieniche, sono stati individuati prodotti alimentari vari scaduti, il non rispetto del piano di autocontrollo sanitario, la vendita di prodotti non tracciati, nonché la mancata formazione professionale dei dipendenti individuati all’interno dell’attività. Per tale motivo, è stata disposta l’immediata sospensione dell’esercizio commerciale, con conseguente apposizione dei sigilli da parte dei carabinieri.

Accertate, inoltre, anomalie nell’impianto elettrico in funzione nell’esercizio, oggetto di prossimo approfondimento da parte dei vigili del fuoco, ulteriori verifiche sono state messe in atto per quanto concerne l’impiego di un lavoratore all’interno della macelleria sotto il profilo contrattuale.

Nella seconda macelleria islamica, invece, sono stati trovati prodotti alimentari in vendita scaduti e per tale motivo la proprietà del negozio è stata destinataria di una sanzione amministrativa pecuniaria di oltre 3 mila euro.

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