Stacca il tubo della caldaia
Due intossicati dal monossido

La coppia all’inizio dava la colpa al pesce mangiato a cena. Trovati dal figlio privi di sensi nella loro abitazione a Verdello.

Pensavano di non star bene per del pesce che avevano mangiato a cena. Invece si trattava di un’intossicazione di monossido di carbonio che poche ore dopo ha fatto perdere loro conoscenza. Fortunatamente sono stati trovati dal figlio che ha poi chiamato i soccorsi. È quanto accaduto nella mattinata di sabato 6 aprile, a Verdello, a marito e moglie in una villetta in via Garibaldi 10. Entrambi sono stati poi trasportati a Zingonia, alla clinica Habilita dove sono stati salvati perché sottoposti a trattamento della camera iperbarica. Sulla casa dove i due coniugi, lui di 55 anni e lei di 66, vivono insieme al figlio di 21, sono al momento in corso dei lavori di sostituzione del tetto e di incamiciatura dei comignoli.

A quanto ricostruito dagli agenti della polizia locale di Verdello, a cui sono state affidati gli accertamenti, sembrerebbe che venerdì il marito abbia deciso di sganciare il tubo dei fumi della caldaia da quello che porta al comignolo. Ciò per evitare che, durante i lavori sulla copertura, potessero cadere dei calcinacci nella caldaia che non si trova dentro la villetta, bensì in un locale esterno, confinante con la cucina. E proprio fra questi due muri ci sarebbero dei fori per il passaggio di alcuni cavi attraverso i quali il monossido di carbonio proveniente dal tubo distaccato si è diffuso in tutta la casa.

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