Stezzano, l’ex le impose un bacio
È violenza sessuale: condannato

È il pomeriggio del 31 ottobre 2013, la pensilina della stazione ferroviaria di Stezzano pullula di viaggiatori. Lui è lì per tentare di riaverla, non si rassegna al fatto che la storia sia finita. Le si presenta davanti, poi cerca di abbracciarla con la forza. Lei si divincola, lui la prende per i capelli e la bacia sulla bocca. Quel bacio, ha sentenziato il tribunale di Bergamo, è violenza sessuale, pur se di tenue entità.

E così lui, pakistano 25enne domiciliato a Osio Sotto, è stato condannato a un anno e tre mesi, pena sospesa, e a 3.500 euro di provvisionale. È stato riconosciuto colpevole anche di stalking nei confronti della ex, una ragazza italiana ora 19enne.

Per un episodio simile (ma nei confronti di un’altra giovane) l’imputato era stato assolto in primo grado, ma condannato in appello ai fini dei risarcimento dopo che la parte civile - a differenza della Procura - aveva impugnato la sentenza. In quel 2013 la relazione tra il pakistano e l’attuale parte offesa andava avanti da due anni. Poi lei, a maggio, aveva deciso che era finita. La ragazza, all’epoca sedicenne, stava in una comunità protetta di Stezzano. Lui era sparito, salvo rifarsi vivo dopo mesi, pretendendo di riallacciare i rapporti. A processo aveva spiegato che in quel periodo la loro relazione era parcheggiata in un limbo. «No - ha osservato il pm Gianluigi Dettori prima di chiedere una condanna a un anno e 9 mesi -, non esistono periodi “grigi”. Lei a maggio gli aveva esplicitamente detto che il rapporto era cessato».

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