A Bergamo 6.300 badanti irregolari
«Agevolazioni fiscali per ridurre il nero»

Sono stati presentati a Roma dai deputati del Pd Elena Carnevali e Antonio Misiani insieme alla proposta di legge che si propone di portare alla luce il sommerso aumentando le detrazioni: dal 19% al 30%.

Per portare alla luce il lavoro «nero» delle badanti, i deputati bergamaschi Pd Elena Carnevali e Antonio Misiani, puntano a rafforzare la detrazione Irpef sulle spese, con una proposta di legge presentata a Montecitorio. Una misura che consentirebbe alle famiglie con una badante regolarmente assunta di risparmiare fino a 4.500 euro all’anno sulla spesa, rispetto agli attuali 399 euro.

L’obiettivo è abbattere del 30% i numeri sul sommerso che anche nella provincia di Bergamo sono allarmanti: degli 11 mila lavoratori (per la maggioranza donne) che si prendono cura dei nostri anziani, solo 4.710 sono regolari. I restanti 6.290 sarebbero quindi retribuiti in nero. I dati sulla nostra provincia sono stati snocciolati dai deputati alla conferenza stampa di ieri a Roma, a cui hanno preso parte anche il bergamasco Maurizio Martina, Ministro dell’agricoltura e vicesegretario nazionale Pd e Giovanni Lattanzi, responsabile dipartimento welfare Pd nazionale.

La proposta di legge da un lato potenzia la detrazione Irpef, dall’altro riconosce ai lavoratori domestici l’indennità di malattia Inps, oggi in carico alle famiglie. L’aliquota di detrazione passerebbe dall’attuale 19% al 30%, il massimo delle spese detraibili da 2.100 a 15 mila euro e il tetto di reddito familiare per avere diritto all’agevolazione da 40 mila euro a 55 mila. Un provvedimento a favore delle famiglie che si trovano a dover sostenere costi ingenti per prendersi cura dei propri cari in difficoltà: «Ci occupiamo di un pezzo cruciale del sistema di cura dei non autosufficienti: le assistenti familiari, comunemente chiamate badanti – spiega l’onorevole Carnevali -. In Italia se ne contano 830 mila, di cui solo 379 mila regolari. In provincia di Bergamo sono circa 11 mila, di cui 4.710 regolari. La Convenzione Onu per le persone disabili all’articolo 19 sulla vita indipendente e l’inclusione sociale richiama i Paesi alla garanzia di accesso a una serie di servizi a domicilio, compresa l’assistenza personale».

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