Abbonamenti, ok ai rimborsi in contanti
«Ma a Bergamo nessuna azienda lo fa»

L’Adiconsum chiede che almeno nei casi in cui si è impossibilitati a utilizzare i voucher si possa avere il rimborso in contanti dell'abbonamento ai trasporti pubblici non utilizzato durante il lockdown.

Regione Lombardia ha concesso alle aziende la possibilità di rimborsare in contanti gli abbonamenti non goduti durante il periodo di lockdown, almeno nelle condizioni che rendono inutilizzabile un eventuale voucher (studenti a termine corso, lavoratori andati in pensione o che il lavoro lo hanno perso….), rispondendo così alle sollecitazioni che Adiconsum aveva mosso per sollevare il problema che molte famiglie avevano riportato.

Fino al 31 ottobre è quindi possibile presentare domanda di rimborso direttamente all’azienda di trasporto che ha emesso l’abbonamento, avendo cura di consultare il sito web aziendale per prendere visione delle specifiche norme e procedure disposte da ogni singola azienda: le singole aziende di trasporto possono infatti prevedere modalità aggiuntive e semplificate di rimborso, senza tuttavia limitare le disposizioni comuni concordate.

«Dal documento di Regione Lombardia si evince che le Aziende possono disporre in autonomia il rimborso in contanti per casistiche particolari, cioè coloro che saranno impossibilitati ad utilizzare il voucher – dice Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo. Ci risulta però che al momento nessuna delle aziende in Bergamasca abbia previsto la possibilità sul sito del rimborso in contanti. Riteniamo che le stesse non possano esimersi dal riconoscere il risarcimento per quelle casistiche di abbonati che non potranno utilizzare il voucher. Le sedi Adiconsum sono a disposizione per assistenza al fine di veder riconosciuto il dovuto».

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