Accademia Carrara, bollette da tagliare
Problemi d’isolamento? «Ora il check-up»

La priorità: ridurre le spese. Per l’Accademia Carrara il 2017 si apre con obiettivi molto poco artistici. L’anno scorso – è scritto nel report di fine anno presentato pochi giorni fa – si è chiuso con un bilancio in attivo ma condizionato dai minori introiti derivati dai biglietti e dai costi di utenze e sorveglianza, molto più elevati rispetto alle previsioni.

Il budget previsto per il funzionamento del museo (circa 2 milioni di euro) andrà rivisto, dovranno essere contenute le spese e aumentati i ricavi dagli ingressi. In particolare sono i costi di riscaldamento ed energia elettrica a preoccupare. Climatizzare e illuminare l’edificio costa più di quanto preventivato. Superate le previsioni di spesa fatte da Guido Guerzoni nel suo business plan( il professore della Bocconi parla di «difficoltà fiosiologiche in una fase di rodaggio»), è arrivato il momento di mettere mano a un piano di efficientamento energetico, che consenta di ridimensionare i costi delle utenze. Il dubbio – da provare – è che all’origine del rincaro possa esserci un problema di isolamento termico dell’edificio. «Abbiamo chiesto a tre società diverse un preventivo per un check-up completo della struttura – spiega Gori –, e la scorsa settimana i preventivi sono arrivati sulla scrivania del direttore generale. Allo studio prescelto faremo fare una perizia che accerti le condizioni dell’edificio e stabilisca se e quali lavori sarà necessario fare». Nessun cantiere in vista, rassicura Gori, a parte quello della barchessa. «Provvederemo alle necessarie migliorie tenendo il museo aperto».

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