Acque agitate per gli alpini a Trento
«L’adunata del 13 offende i tirolesi»

Manca poco all’adunata degli alpini in programma a Trento domenica 13 maggio. Una festa che come sempre coinvolge anche Bergamo che andrà a sfilare con le sue penne nere. Ma quest’anno c’è una polemica che sta agitando gli alpini.

«L’adunata offende i tirolesi» è il senso della contestazione che sta montando in questi giorni. Il problema? La data della adunata, che però per tradizione è sempre la seconda domenica di maggio. Ma questa volta il 13 maggio ha anche un altro valore: coincide con l’entrata del Trentino nel Regno d’Italia. Una «sofferenza», come recita il volantino promosso dai tirolesi che sono scesi in piazza in corteo assieme alla «corona della sofferenza» per ricordare le tribolazioni causate dalla Prima guerra mondiale. «Per rappresentare il dolore del nostro popolo - si legge - delle nostre donne, del nostro territorio, dell’essere dimenticati e dello strappo subito dal nostro amato Tirolo di quanti si rifiutarono di combattere». L’associazione aveva chiesto di manifestare a Trento ma l’organizzazione dell’adunata, già in fase avanzata (con le tribune e il palco già installati), ha imposto di scegliere un’altra location, Rovereto, lo scorso sabato 5 maggio.

E le tensioni corrono in Rete ma anche a colpi di bandiere: i tirolesi hanno chiesto di rimandare l’incontro alpino così da evitare la coincidenza con il passaggio del Tirolo al Regno d’Italia: «Gli Alpini mi hanno chiesto un segno di pace - ha raccontato Paolo Primon in un video cliccatissimo in Rete - ma scegliere questa data è stato come mettere il dito nella piaga. Stranamente di fianco alle bandiere tricolori non si sono neppure preoccupati di mettere quella della provincia di Trento». Così i vessilli del Tirolo li sta distribuendo lui mentre Trento si riempie di Tricolori.

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