Addio a don Cirillo Longo
Fondò il centro «Don Orione»

Giovedì sera al centro Don Orione a Redona, dove era ospite da tre anni, si è spento don Cirillo Longo. Aveva 95 anni, di cui ben 78 di professione religiosa e 67 di sacerdozio.

Aveva uno spirito combattivo ed energico. Chi l’ha conosciuto ricorda che bastava il suo sorriso per dare speranza agli anziani e uno sprone al personale medico-infermieristico. A Bergamo era considerato una vera istituzione per la sua opera. Giovedì sera al centro Don Orione a Redona, dove era ospite da tre anni, si è spento don Cirillo Longo. Aveva 95 anni, di cui ben 78 di professione religiosa e 67 di sacerdozio. Era stato lui, insieme a un confratello, a fondare nel 1988 la struttura che sorge su un’altura del quartiere cittadino.

Don Longo era nato a Saletto (Padova) il 18 marzo 1925. Dodicenne, era entrato nell’istituto degli Orionini-Piccola Opera della Divina Provvidenza, fondata a Tortona da San Luigi Orione, dove emise la professione nel 1942, ricevendo l’ordinazione sacerdotale nel 1953. Aveva svolto numerosi incarichi in strutture ospedaliere e case di riposo del suo istituto come aiuto, economo o direttore: Arosio (Como) fra i malati e i ragazzi mutilati della guerra, Venezia, Santa Maria La Longa (Udine), Trebaseleghe (Padova) e Seregno, nel Piccolo Cottolengo. Insieme al confratello don Guido Boschini, venne incaricato di fondare il centro Don Orione a Redona, reso possibile grazie alla munificenza dei redonesi Tito Legrenzi e della consorte Francesca Maironi. Inaugurato il 17 aprile 1988, è considerato una struttura all’avanguardia per la casa di riposo e i servizi offerti anche agli esterni e proprio per questo è diventato parte della storia e della vita di tante famiglie. Oltre al personale medico-infermieristico e i volontari, vi sono impegnate anche alcune suore polacche della Congregazione della Beata Maria Vergine di Loreto. «Per il centro Don Orione di Bergamo - racconta il direttore don Alessio Cappelli - don Cirillo resterà una istituzione e nel cuore di tutti noi. Era molto conosciuto e stimato ed aveva uno spirito combattivo, determinato, generoso e creativo. Se chiedessimo ai nostri operatori cosa ricordano di lui, tutti risponderebbero: l’allegro fischiettare per annunciare la sua presenza di giorno e nelle visite al personale del turno di notte. Ricorderebbero la sua forte stretta di mano, il suo sorriso e lo sguardo che spronavano ad andare avanti. E ha mantenuto questo temperamento fino all’ultimo». Una volontaria del Don Orione redonese ha inviato una testimonianza al direttore, allegando una foto scattata a don Cirillo pochi giorni fa sul suo letto, con il sorriso e la mano benedicente. «È stato amato da tutti e mancherà a tutti noi la sua presenza fisica, perché è un sentimento umano, ma non ci mancherà la sua protezione dal Cielo. Ci ha lasciato un grande testimone di Cristo, fedele alla sua vocazione fino all’ultimo respiro». C’è anche chi ricorda che don Longo aveva costruito un macchinario elettrico per cuocere le castagne in occasione delle feste.

Negli ultimi anni, don Longo ha avuto l’immensa gioia di concelebrare la Messa in tre momenti forti del Don Orione redonese: nel 2013 con l’arcivescovo Gaetano Bonicelli nel 25° di fondazione; il 22 settembre 2018 con il vescovo Francesco Beschi nel 30° di fondazione; il 23 giugno dello scorso anno per l’arrivo della Madonna Pellegrina. La salma è stata sepolta nel cimitero del paese nativo di Saletto.

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