Addio a Zygmunt Bauman
Fu ospite a Bergamo nel 2014

Il teorico della «società liquida» venne al Festival della Cultura Bergamo 2014: aveva 91 anni

Il filosofo di origine polacca Zygmunt Bauman è morto oggi a Leeds all’età di 92 anni: unon degli intellettuali più influenti di questo ultimi decenni, teorico della cosiddetta «società liquida». Ospite al Festival della Cultura Bergamo del 2014, Bauman, per riconoscimento unanime, uno dei più autorevoli interpreti della «condizione postmoderna», aveva condotto insieme alla collega Aleksandra Kania un seminario con un gruppo di studenti dell’Università e poi nella Sala Oggioni del Centro Congressi Giovanni XXIII una lectio magistralis sullo stesso tema che aveva ispirato il titolo di quella edizione del festival: «Le frontiere del mondo e le speranze degli uomini.

Nato a Poznan nel 1925, di origine ebraica, Bauman si rifugiò in Urss dopo l’invasione nazista; tornato a Varsavia, si è poi trasferito in Gran Bretagna, dove ha insegnato sociologia a Leeds (dal 1971 al 1990). Di formazione marxista, ha studiato il rapporto tra modernità e totalitarismo, con particolare riferimento alla Shoah (Modernità e Olocausto, edito dal Mulino) e al passaggio dalla cultura moderna a quella postmoderna (Modernità liquida, Laterza). Tra le opere successive tradotte in italiano, Amore liquido - Sulla fragilità dei legami affettivi (Laterza); Vita liquida (Laterza); La solitudine del cittadino globale (Feltrinelli); La società dell’incertezza (Il Mulino); Stato di crisi (Einaudi); Per tutti i gusti - La cultura nell’età dei consumi (Laterza); Stranieri alle porte (Laterza).

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