Addio al papà di Montalbano
È morto Andrea Camilleri

Le sue condizioni erano sempre rimaste critiche e si sono aggravate nelle ultime ore, compromettendo le funzioni vitali.

Andrea Camilleri è morto nella mattinata di mercoledì 17 luglio all’ospedale Santo Spirito di Roma, dove era ricoverato da quasi un mese dopo una crisi respiratoria. Lo comunica la Asl Roma 1. Camilleri si è spento alle 8.20 di questa mattina. «Le sue condizioni erano sempre rimaste critiche e si sono aggravate nelle ultime ore, compromettendo le funzioni vitali» si legge nel bollettino dell’ospedale. Non ci sarà nessun momento pubblico per le esequie Camilleri. Per volontà dello scrittore e della sua famiglia non ci sarà camera ardente e il funerale si svolgerà giovedì 18 luglio in forma privatissima. Solo dopo la sepoltura - a quanto si apprende - sarà reso noto il luogo in cui riposeranno le spoglie dell’autore, in modo da rendere possibile la visita ai tanti che lo hanno amato. Immediato il cordoglio del mondo della politica, della letteratura e dello spettacolo: la notizia della sua morte ha fatto il giro del mondo.

Sono pochissimi gli scrittori veri che, oltre a diventare popolari per i loro libri, riescono ad essere amati anche come personaggi. Andrea Camilleri, morto a 93 anni, era uno di questi e ha usato questa sua forza mediatica per raccontare di sé e del suo amato commissario Montalbano, ma soprattutto per intervenire sul sociale, per cercar di far arrivare ai suoi lettori, che sono tantissimi, alcune idee base di democrazia e eguaglianza e dignità che sapeva bene oggi purtroppo non sono più da dare per scontate.

Autore di oltre 100 titoli, Camilleri, originario di Porto Empedocle, nell’Agrigentino, ha venduto in Italia con i libri pubblicati da Sellerio 25 milioni di copie e con i titoli Mondadori circa 6 milioni di copie. Il Commissario Salvo Montalbano è apparso per la prima volta nel 1994 nel romanzo «La forma dell’acqua» e l’ultimo uscito in questi giorni è «Il cuoco dell’Alcyon» che è il 27esimo romanzo della serie. Se si considerano anche «Morte in mare aperto e altre indagini del giovane», «Un mese con Montalbano» e «Gli arancini di Montalbano» i titoli dedicati al Commissario sono in tutto trenta. Ma ci sono inediti nel cassetto tra cui il romanzo «Riccardino» che dovrebbe concludere il ciclo dedicato al commissario, che uscirà postumo.

Dieci anni prima per Sellerio era uscito il romanzo «La strage dimenticata» del 1984. Come narratore ha esordito, dopo 14 rifiuti, nel 1978 con «Il corso delle cose» pubblicato da Lalli cui è seguito «Un filo di fumo» apparso nel 1980 per Garzanti. Tra i titoli Mondadori, che per l’anniversario 90 anni dei Gialli ha pubblicato l’inedito «Km 123», sono ancora in catalogo: Il medaglione, La pensione Eva, Il colore del sole, Il tailleur grigio, Un sabato, con gli amici, Voi non sapete, L’intermittenza, Troppu trafficu ppi nenti, Il diavolo, certamente, Il tuttomio, La relazione, Noli me tangere.

Visualizza questo post su Instagram

E alla fine mi hai spiazzato ancora una volta e ci hai lasciato. Nonostante le notizie sempre più tragiche, ho sperato fino all'ultimo che aprissi gli occhi e ci apostrofassi con una delle tue frasi, tutte da ascoltare, tutte da conservare. E invece è arrivato il momento di ricordare. Di cercare le parole per spiegare chi sarà per sempre per me Andrea Camilleri. Un Maestro prima di tutto, un uomo fedele al suo pensiero sempre leale, sempre dalla parte della verita' che ha raccontato tutti noi e il nostro paese. Mancherai. È inevitabile, è doveroso. Per la tua statura artistica, culturale, intellettuale e soprattutto umana. Le tue parole resteranno sempre con la stessa semplicità e con l'immensa generosità e saggezza con cui le hai condivise, da mente libera e superba quale sei. Ma soprattutto mancherai a me perché in tutti questi anni meravigliosi in cui ho incrociato la mia vita con quella del commissario, mi sei stato amico. Ho avuto la strana sensazione che bastasse un tuo tratto di penna a cambiare la mia vita. Ho vissuto accanto a te, nel tuo mondo, quello che avevi creato, quello che ti apparteneva perché uno scrittore non può che riportare se stesso nelle cose che scrive. E ho imparato tantissimo. Il rispetto per le persone, tutte, per se stessi, e per le persone deboli. Perchè il tuo commissario è così che la pensa. A volerti bene no. Quello già sapevo farlo dai tempi dell'accademia, quando non ci trattavi da allievi, ma piuttosto da colleghi. Ho imparato che il valore delle persone non c'entra nulla con quello che guadagnano, con le posizioni che ricoprono, con i titoli che adornano il loro cognome: le persone si valutano per quello che sono. Adesso te ne vai e mi lasci con un senso incolmabile di vuoto, ma so che ogni volta che dirò, anche da solo, nella mia testa, "Montalbano sono!" dovunque te ne sia andato sorriderai sornione, magari fumandoti una sigaretta e facendomi l'occhiolino in segno di intesa, come l'ultima volta che ci siamo visti a Siracusa. Addio maestro e amico, la terra ti sia lieve! Tuo Luca

Un post condiviso da Luca Zingaretti (@luc_zingaretti) in data:

La serie evento Il commissario Montalbano è stata vista complessivamente da circa 1,2 miliardi di telespettatori. Sono stati realizzati 34 tv movie (tratti da 24 romanzi e 20 racconti di Andrea Camilleri) in onda in prima serata su Rai2 (dal 1999 al 2001) e su Rai1 (dal 2002 a oggi). Nel 2018 sono arrivati a toccare punte superiori ai 12,9 milioni di telespettatori, con La giostra degli scambi, il tv movie seguito in media da 11,8 milioni con il 45.6% di share. Complessivamente, tra prime tv e repliche, Montalbano conta 196 passaggi (34 prime tv + 167 repliche). Tra le repliche, il primato spetta a Una faccenda delicata, che alla prima ribattuta (13 marzo 2017) ha totalizzato 9,7 milioni e il 39,7%

© RIPRODUZIONE RISERVATA