Addio alla carta negli atti pubblici
Da venerdì è obbligatorio, Bergamo avanti

Da venerdì la dematerializzazione diventerà obbligo di legge: addio alla carta negli atti pubblici, aumenterà la firma digitale. L’assessore Angeloni spiega: «Siamo partiti da un anno, a gennaio saremo completamente digitali».

Da venerdì 12 agosto basta con le pile di carta ammassate sugli scaffali, ma solo archivi virtuali. La dematerializzazione degli atti pubblici diventa un adempimento di legge: il Comune di Bergamo ha giocato d’anticipo avviando le procedure di digitalizzazione nel luglio del 2015, con una delibera di Giunta. Ma ora le cose si fanno serie, perché è la legge che obbliga tutti i Comuni a redigere gli atti in forma esclusivamente digitale (anche se non sono previste sanzioni). Questo stabilisce il decreto della Presidenza del Consiglio del 13 novembre 2013, che ha dettato le regole tecniche per la dematerializzazione dei documenti.

Dunque addio a carta e penna, verso un risparmio di costi (dai faldoni ai toner delle stampanti), di gestione (l’affitto degli archivi) e un beneficio per l’ambiente, con meno carta utilizzata e di conseguenza meno alberi tagliati e Co2 immessa nell’atmosfera.Un’operazione virtuosa ma non semplice da mettere in atto: devono cambiare il metodo di lavoro dei dipendenti comunali e le abitudini dei cittadini. Il Comune di Bergamo sta già lavorando da tempo per incentivare l’utilizzo della posta elettronica, basti dire che dal 2005 al 2015 il numero di comunicazioni in digitale pervenute sono passate da 273 a 14.713.

«Non arriviamo impreparati a questa scadenza, anzi siamo avanti rispetto a molti altri Comuni – afferma l’assessore alla Semplificazione e Innovazione Giacomo Angeloni –. Per il 1° gennaio 2017 saremo completamente digitali. Stiamo acquistando 150 dispositivi per la firma digitale e incrementando gli atti digitali: ad esempio, le domande dei concorsi e le richieste di contributo».

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