Aeroporti, ora Brescia tende la mano
Torna il pressing sul volo per Roma

Da Brescia arriva l’invito a Sacbo a entrare nella nuova compagnia che gestirà lo scalo di Montichiari. Ma da Orio per il momento è no comment.

Dopo il ritiro delle azioni legali dunque i bresciani tendono la mano a Sacbo. Nei giorni scorsi, dopo la proclamazione della fine delle ostilità tra la società orobica e Save-Catullo, qualcosa sembra essersi mosso nell’establishment della città della Leonessa, che non intende veder sfumare l’ennesima possibilità di far crescere lo scalo bresciano.

Per questo motivo Abem (la società creata da Aib, Camera di Commercio, Comune di Brescia e altri investitori istituzionali per sviluppare lo scalo) sta discutendo con le società Catullo (Verona) e Save (Venezia) la nascita di una newco per la gestione specifica del D’Annunzio.

I bresciani ora vogliono correre senza più alcun indugio, puntando sul loro asso nella manica: il collegamento con la Tav. «L’aeroporto di Montichiari deve decollare alla svelta»: questo il mantra che riecheggia nei salotti di Brescia.

A Orio, però, l’invito sembra esser stato accolto con freddezza, se non addirittura aperta indifferenza. I vertici di Sacbo, che non hanno voluto rilasciare dichiarazioni in merito.

Intanto i parlamentari, unitamente alle istituzioni locali, tornano a fare pressing per il ritorno del volo per Roma: hanno sollecitato Sacbo a prendere in esame questo problema per trovare una soluzione, ma per il momento sono ancora in attesa di avere delle risposte.

Il collegamento con Roma sarebbe importantissimo in vista del Giubileo.

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