«Aggredito e derubato di 12mila euro»
Rapina in centro diventa un mistero

Il caso Il direttore di un ristorante: «Uno sconosciuto mi ha colpito e portato via gli incassi». Ma viene denunciato per simulazione di reato.

Lui ha raccontato di aver subìto una rapina nei pressi del ristorante - un locale del centro - di cui è direttore. Dodicimila euro, l’incasso della settimana precedente, che uno sconosciuto gli avrebbe sottratto dopo averlo colpito in testa con un corpo contundente. Ma la versione non ha convinto i carabinieri a cui ha denunciato il fatto. E così, l’uomo è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di simulazione di reato.

Gli accertamenti dei militari sono ancora in corso, ma la ricostruzione fornita e ritenuta al momento non convincente dagli inquirenti ha indotto chi indaga a ritenere che la rapina non ci sia mai stata. «Colpito in testa, poi svenuto» Stando al racconto del protagonista, l’aggressione sarebbe accaduta alle 15,15 di lunedì scorso sul marciapiedi del ristorante di cui l’uomo è direttore. Secondo la testimonianza resa alle forze dell’ordine, il direttore, non appena uscito dal locale, avrebbe subito l’aggressione di uno sconosciuto che, cogliendolo alle spalle, l’avrebbe colpito alla testa con un corpo contundente.

Stando a quanto ha raccontato ai carabinieri, l’ uomo avrebbe anche perso i sensi. Mentre era a terra, sempre stando alla sua versione, il presunto malvivente gli avrebbe sfilato il borsello contenente i 12 mila euro, frutto degli incassi della settimana precedente. Il direttore non risulta essersi rivolto a un pronto soccorso per farsi medicare. Si è presentato ai militari della stazione di Bergamo Bassa e ha raccontato di quanto avrebbe subìto.

Diverse le discrepanze emerse dal racconto - fatto ripetere diverse volte - fornito dalla presunta vittima. I militari non hanno avuto bisogno delle immagini delle telecamere, né di testimoni per convincersi che la presunta rapina è molto probabilmente frutto di fantasia. Ovviamente, visto che l’ indagine è ancora aperta, non è escluso che possano giungere nei prossimi giorni elementi a supporto del racconto del protagonista. Ma, per il momento, l’uomo è stato iscritto nel registro degli indagati con l’ accusa di simulazione di reato.

«No, non è successo niente» «Non è successo niente - dichiara al telefono con L’ Eco di Bergamo il ristoratore -. Vorrei solo capire perché circolano queste notizie abbinate al mio nome. Vorrei sapere chi mette in giro queste voci sul mio conto. Andrò dai carabinieri per denunciare la cosa».

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