«Aiutiamo i giovani a coltivare sogni
Così rivive la passione di Yara»

Dieci anni fa la scomparsa della ragazzina, il suo ricordo ora ispira l’attività dell’associazione «La passione di Yara». L’intervista al papà Fulvio Gambirasio: «Nel sorriso dei ragazzi che aiutiamo, io e Maura riscopriamo ogni volta tanta fiducia verso il futuro».

«Nel sorriso dei ragazzi che aiutiamo, io e Maura riscopriamo ogni volta tanta fiducia verso il futuro. Li guardo e, nel loro modo di porsi, c’è sempre qualcosa che mi ricorda mia figlia Yara». Fulvio Gambirasio è un padre che ha sofferto, nessuno immagina quanto. Ma non c’è spazio nelle sue parole e nella sua vita per l’autocommiserazione.

Fra un paio di giorni saranno dieci anni dalla scomparsa di sua figlia Yara, che nel tardo pomeriggio del 26 novembre 2010 non fece ritorno a casa, andando incontro a un tragico destino, trascritto ormai nella freddezza delle cronache giudiziarie. Eppure il cuore di Fulvio non ha disimparato ad aprirsi e la mente viaggia alla velocità della luce, inseguendo idee e macinando progetti. Prima di tutto quelli della «sua» associazione, «La passione di Yara», nata allo scopo di sostenere ragazzi e adolescenti che coltivano un sogno o un talento – nel campo dello sport, della musica o dell’arte – ma che per ragioni economiche o di disagio familiare avrebbero poche opportunità di realizzarlo, senza un aiuto. Per la famiglia Gambirasio questo è un modo concreto di tener vivo il ricordo di Yara, che aveva fatto della ginnastica ritmica la sua grande passione, e allo stesso tempo fare qualcosa per gli altri.

«Dal 2015, anno in cui l’associazione si è costituita – illustra Daniela Di Mento, tesoriere – abbiamo realizzato 86 progetti. Ci occupiamo di sostenere le passioni di ragazzi che arrivano da un contesto familiare di disagio o situazioni economiche difficili. Finora abbiamo erogato contributi per oltre 100 mila euro e siamo orgogliosi dei risultati ottenuti. Sono numerosi i volontari che ruotano attorno all’associazione e che ci danno una mano ad organizzare gli eventi. Solo nel 2019 abbiamo dato corso a 25 progetti, erogando oltre 20 mila euro».

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