Amatrice, l’ospedale del post terremoto
sarà targato Bergamo: ingegneri in campo

La costruzione sarà diretta da un team di ingegneri orobici della «Ets Spa» di Villa d’Almè. Il presidente Romano: «Partiti con grande entusiasmo».

La costruzione del nuovo ospedale di Amatrice sarà diretta da un team di ingegneri e tecnici bergamaschi appartenenti alla «Ets SpA» di Villa Almè, una società di ingegneria specializzata nella progettazione e direzione lavori di grandi opere. La presentazione del progetto è avvenuta nei giorni scorsi nel Comune colpito dal tremendo terremoto avvenuto il 24 agosto del 2016 e che ha di fatto quasi completamente cancellato la località in provincia di Rieti. Il nuovo ospedale prevede un investimento di venti milioni di euro, sei dei quali finanziati da un fondo di solidarietà del Governo Tedesco.

La struttura, una volta terminata, garantirà 40 posti letto, un moderno pronto soccorso con una serie di stanze per i servizi ambulatoriali e un reparto specializzato per la riabilitazione e l’ortopedia, oltre a due sale operatorie. Nel progetto è previsto anche il recupero di una chiesa che è stata gravemente danneggiata dal sisma e che sarà integrata nell’ospedale; nell’attesa per garantire un luogo di culto verrà realizzata una cappella votiva.

L’ospedale si svilupperà su un’area di complessivi 12.500 metri quadrati distribuiti su 5 piani. La nuova struttura è stata studiata per ridurre al minimo le dispersioni termiche e risponde ai più elevati standard antisismici e di qualità delle condizioni termo-igrometriche interne, attraverso l’utilizzo delle fonti rinnovabili e quindi con un minore spreco di risorse ambientali. Un elemento di innovazione tecnologica è anche rappresentato dalla telemedicina, proprio per la posizione disagiata dell’ospedale. La direzione dei lavori, così come la parte di progettazione delle strutture e degli impianti sono state affidate alla Ets di Villa D’Almè che prevede una presenza stabile di un team di una quindicina di tecnici, oltre alle figure apicali della società, ovvero il presidente Donato Romano e l’amministratore Giambattista Parietti, e proprio quest’ultimo spiega che «questo intervento riveste per noi un’importanza particolare poiché avviene in una zona che riporta delle gravissime ferite ancora aperte causate dal sisma. Le nuove costruzioni, come questa, che rappresentano un significato per l’intera comunità locale, sono un segno di tangibile sguardo positivo verso il futuro».

Il presidente Donato Romano spiega che «l’Ets ha una grande esperienza maturata nel settore delle strutture sanitarie partendo dall’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo a quelli di Udine, Taranto e Sulmona. Ci attendono quasi tre anni di intenso lavoro e presenza ad Amatrice, abbiamo coinvolto tutto il nostro staff che ha dato la più totale disponibilità, con un entusiasmo davvero coinvolgente». Il cronoprogramma prevede l’indizione della gara per l’avvio dei lavori per il prossimo mese di agosto con la conclusione in circa 2 anni.

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