Ancora smog a Bergamo. E restrizioni
«La pioggia disperderà gli inquinanti»

Ancora una giornata nera per le polveri sottili, che nella giornata di mercoledì 1° febbraio a Bergamo, così come in tutta la Lombardia.

A Bergamo parliamo di 233 microgrammi per metro cubo in via Garibaldi, 204 in via Meucci. Sempre intorno ai 200 in provincia. Mai negli ultimi 15 anni il livello di concentrazioni di polveri sottili è stato così alto, quattro volte oltre il limite. Da giovedì sono scattati i divieti con lo stop dei veicoli diesel euro 3.

Analizzando i dati delle città lombarde vicine a Como Centro le polveri sottili si sono attestate a 220 microgrammi per metro cubo, oltre 4 volte il limite consentito, che è di 50. Record negativo anche ad Arese, dove hanno sfiorato i 200 microgrammi per metro cubo. L’aria è stata pesantissima anche a Milano città, con le centrali di Pascal che hanno fatto registrare 148, quelle di Senato 151 e di Verziere 153, all’ incirca il triplo della soglia di allarme. Polmoni al tracollo anche nel Milanese con Cassano d’Adda a 140, Magenta a 148, Trezzo sull’Adda a 178.

È andata malissimo anche a Monza, con Meda a 186, Monza Machiavelli a 195, Monza Parco a 156, Vimercate a 193. Nel Lecchese Merate tre volte oltre i limiti a 186, nel Varesotto Busto Arsizio a 105, Gallarate a 148, Saronno a 187.

I dati sono forniti da Arpa lombardia, il cui meteo inquinanti lascia qualche spiraglio per i prossimi giorni: la Lombardia sta per essere raggiunta da una moderata perturbazione atlantica, che porterà piogge diffuse e localmente moderate, oltre ad un modesto aumento della ventilazione a quote pianeggianti. Giovedì Arpa segnala il passaggio da condizioni atmosferiche neutre a debolmente favorevoli alla dispersione degli inquinanti, mentre venerdì sono previste condizioni favorevoli a una maggior dispersione grazie al passaggio del momento più intenso della perturbazione. Nel fine settimana sono attesi altri due veloci passaggi perturbati con condizioni variabili o lievemente favorevoli alla dispersione degli inquinanti.

Intanto Arpa e Comune di Bergamo hanno disposto l’entrata in vigore da giovedì 2 febbraio (dopo la validazione dei valori delle polveri sottili fissata all’ottavo giorno) del protocollo antismog. In prima battuta, avevano previsto la possibilità di non attivare il documento, visto il meteo e l’arrivo della pioggia su tutta la regione: «Nonostante ciò – commenta l’assessore all’Ambiente di Bergamo, Leyla Ciagà – e soprattutto vista l’impossibilità di poter prevedere l’entità di tale perturbazione, si è deciso per l’entrata in vigore del protocollo». Il protocollo, infatti, viene disattivato dopo questo lasso di tempo se i valori rientrano nei limiti: «Ma con concentrazioni che superano i 200 microgrammi per metro cubo – prosegue – non è detto che il maltempo in arrivo sia in grado di spazzare via lo smog in così poco tempo».

Le restrizioni alla circolazione stradale nei giorni infrasettimanali riguardano anche i veicoli diesel euro 3, l’estensione dei divieti riguardanti i diesel euro 0,1 e 2 anche nel weekend e il divieto di accendere le stufe a pellet con classe energetica inferiore a tre stelle. Tali disposizioni, potrebbero divenire ancora più restrittive già dai prossimi giorni: dal 27 gennaio, i livelli di pm10 non superano solamente la prima soglia, quella cioè di 50 microgrammi per metro cubo, ma addirittura quella di 70. In caso si arrivi a sette giorni consecutivi di superamento anche di questo limite (e martedì erano già sei) il protocollo antismog deve prevedere ulteriori misure riguardanti i diesel euro 3 e l’utilizzo delle biomasse legnose.

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