Assegno familiare per i pensionati
«Solo uno su 4 sa di poterne usufruire»

Potrebbero essere circa 12 mila i pensionati bergamaschi titolati a richiedere l’assegno familiare a loro destinato. Invece, all’Inps di Bergamo nel 2018, sono state accolte 3.256 domande.

Potrebbero essere circa 12 mila i pensionati bergamaschi titolati a richiedere l’assegno familiare a loro destinato. Invece, all’Inps di Bergamo nel 2018 sono state accolte 3.256 domande su un totale di 3.481, ancora poche , ma sempre in crescita rispetto al passato: nel 2017, infatti, le domande totali sono state 2.285, e 2.135 quelle effettivamente accolte.

Quella dell’assegno familiare per i pensionati, è una prestazione a sostegno del reddito delle famiglie dei titolari di pensione che abbiano un reddito complessivo al di sotto delle fasce stabilite ogni anno per legge. Il titolare di pensione ai superstiti può chiedere l’assegno anche solo per se stesso, purché inabile, oppure orfano minore.

Quest’anno, secondo le disposizione dell’Inps, le cifre massime da tenere in considerazione sono quelle dei 28.000 euro annui per disabili anziani e soli; 27.000 per pensionato con disabile, e 13.000 euro per famiglia di anziani. La misura non spetta ai titolari di pensione a carico delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi. L’importo dipende dal numero dei componenti il nucleo familiare, dal reddito del nucleo familiare e dalla tipologia del nucleo familiare.

La domanda per l’assegno al nucleo familiare può essere presentata con la medesima domanda di pensione, oppure successivamente, tramite presentazione di domanda di ricostituzione della pensione. «A volte i pensionati non esercitano questo diritto, perché non sanno di averlo – dice Caterina Delasa, segretaria generale di Fnp Cisl Bergamo -–, e non sanno che per vederselo riconoscere basta presentare una domanda. È tra l’altro una norma che esiste da decenni, e nel caso si può fare richiesta anche per gli arretrati: la prescrizione, infatti, scatta dopo cinque anni. E per quanto riguarda Bergamo, è un’opportunità che riguarda non poche persone: secondo i nostri calcoli, almeno 12mila pensionati potrebbero averne diritto».

Per capire a quali cifre si fa riferimento, basta fare qualche calcolo d’esempio: marito e moglie, senza figli, nessuno dei due inabile, con reddito inferiore ai 13.800 euro avranno un assegno mensile di 46.48 euro. Se, invece, uno dei coniugi fosse invalido al 100% e il reddito fosse inferiore ai 25.469, l’assegno sarebbe di 51,13 euro. «Di fatto – conclude Delasa –, una cifra che, nel corso dell’anno, darebbe un’entrata in più di circa 600 euro, quasi il valore della quattordicesima».

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