Assenteisti nel mirino di Trenord
«Cresciuti del 2%». E fioccano verifiche

Trenord va all’attacco dei macchinisti e dei capitreno. Nel mirino i permessi di lavoro: nell’anno in corso, rispetto al 2017, secondo l’azienda il tasso di assenze dal lavoro è cresciuto del 2%.

Da qui la decisione di dare il via a verifiche attraverso la convocazione dei dipendenti che negli anni passati hanno effettuato assenze, a vario titolo. Pronta e ferma reazione dell’Orsa (organizzazione sindacati autonomi e di base) che attraverso il suo segretario Adriano Coscia accusa Trenord di voler scaricare sui dipendenti la responsabilità delle soppressioni dei treni, che quotidianamente si verificano, replica il sindacato, per una mancanza strutturale di personale: «Il problema è che per garantire la circolazione regolare dei treni – sostiene Coscia – servirebbero fra i 150 e i 200 capitreno e macchinisti, che l’azienda deve ancora assumere».

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