Assunzione, messa in S.Maria Maggiore
Il vescovo: «Diventiamo cielo per gli altri»

Monsignor Francesco Beschi nel giorno dell’Assunzione di Maria in cielo, ha presieduto, come da tradizione, la celebrazione in Santa Maria Maggiore.

«Quando abbassiamo lo sguardo dal cielo alla terra, il cielo scompare dai nostri orizzonti, ma scompare anche il volto di Dio e il volto degli altri, che diviene uno sguardo di disprezzo, paura e restringe gli orizzonti della vita, diventando solitudine triste e rabbiosa. Dobbiamo invece diventare cielo per gli altri, soprattutto per quelli che attendono uno sguardo». È un passo dell’omelia del vescovo Francesco Beschi, che nella mattinata di Ferragosto, nella basilica di Santa Maria Maggiore, ha presieduto la tradizionale Concelebrazione eucaristica nella solennità dell’Assunta.

Numerose le persone presenti, fra cui l’assessore comunale Giacomo Angeloni e Luciana Gattinoni, presidente della Mia-Opera di Misericordia Maggiore, che amministra la basilica cittadina. All’omelia, il vescovo ha parlato della vita nuova portata da Maria, assunta in cielo in anima e corpo. Vita nuova «perché donata, perché relazione con gli altri e perché liberata dalla morte. Vita nuova fatta di amore, ma oggi molte persone hanno paura di amare pensando di limitare la propria libertà. Oggi molti rimandano il battesimo dei figli, oppure scelgono di non battezzarli. Questa non è una scelta di libertà, ma ignoranza, sottovalutazione e rifiuto del dono di Dio, perché nel Battesimo siamo generati dall’amore di Dio».

Il vescovo ha ricordato la diffusa devozione mariana, facendo un distinguo in riferimento a un episodio recente. «È ancora molto diffusa, tanto da esser sfruttata per finalità tutt’altro che evangeliche». Il servizio musicale della Messa è stato curato dalla Cappella musicale della Basilica diretta dal M° Cristian Gentilini, accompagnata all’organo dal M° Roberto Mucci, con al centro l’interpretazione di uno dei massimi capolavori di Giovanni Pierluigi da Palestrina: la «Missa Assumpta est Maria». Eseguiti anche canti tratti dal repertorio inglese contemporaneo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA